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L’autostrada che ricarica le auto elettriche: tutto vero, rivoluzione planetaria, ecco dove si trova

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Autostrade che permettono di ricaricare i veicoli elettrici, il futuro è già qui - pexels - targetmotori.com

Il rilancio dell’elettrico corre sulle autostrade. Una rivoluzione che può servire a far decollare il chiacchierato segmento di mercato.

Tante belle parole, finora. Il futuro è nell’elettrico, nella sostenibilità, nella transizione dalle auto con motore a combustione all’elettrico. Appunto. Tutte idee che non stanno sfondando per niente all’atto pratico.

I motivi di un flop per certi versi annunciato è la realtà dei singoli paesi. In Italia gli incentivi per le auto elettriche sono pochi, rari. Quasi un unicum. E quelle poche volte che vengono lanciati dal Governo, finiscono in un amen.

Le colonnine per le ricariche, poi, hanno mostrato finora più il lato oscuro che la sua forza. Non riescono a soddisfare le esigenze delle grandi città, ce ne sono poche. E anche se una persona prova i Wallbox, a meno che non ha un impianto fotovoltaico in casa, va a spendere tantissimo a livello di bolletta.

Insomma, attualmente in Italia le auto elettriche sono prerogativa di pochi, insostenibile per tutti gli altri: ecco spiegata la crisi di questo segmento di settore di mercato. Nel Belpaese si senti di più, dati alla mano, ma in Europa non è che sia molto diverso. Tranne delle eccezioni.

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Autostrade-ricarica, una tecnologia innovativa che si basa su bobine elettriche installate sotto il manto stradale – pexels – targetmotori.com

Svolta per l’elettrico?

Alla società francese Vinci Autoroutes, insieme all’Università Gustave Eiffel di Nantes, è venuta un’idea che, se trasformata in realtà, potrebbe davvero essere una svolta. I francesi stanno lavorando alla costruzione di un’autostrada in grado di ricaricare i veicoli elettrici. Progetto ambizioso, già in là con lo sviluppo: i primi test-verità sono previsti a breve, per la fine del primo trimestre del 2025. Ma come funziona?

Il principio di questa tecnologia innovativa si basa su bobine elettriche installate sotto il manto stradale. lunghi circa un metro e mezzo, larghi uno, sono posizionati una decina di centimetri sotto il manto stradale e al centro di ciascuna corsia.

Costi elevati

L’energia proviene da un potente dispositivo di gestione posto a lato della strada che consente il trasferimento dell’energia ai veicoli elettrici. Che ovviamente portano la corrispondente tecnologia di ricarica wireless.

Tutto molto bello, se non fosse per il solito problema che accompagna l’elettrico praticamente dalla sua nascita. Il costo per l’installazione di questa tecnologia sulle autostrade è piuttosto elevato. Secondo Vinci Autoroutes che sta portando avanti il progetto, ogni chilometro di strada che offre la ricarica induttiva costa 4 milioni di euro.