Le Porsche Cayman e Boxster del futuro avranno batteria centrale e piattaforma dedicata
Le Porsche Cayman e Boxster sono tra i modelli più apprezzati dagli appassionati per quel che riguarda il piacere di guida. Ma come si evolveranno questi modelli nel passaggio alla mobilità elettrica?
La prossima generazione di Porsche Cayman e Boxster adotterà una piattaforma su misura per auto sportive elettriche che manterrà le caratteristiche degli attuali modelli a motore centrale tradizionale. Una piattaforma che potrebbe essere sfruttata anche da modelli Audi e Lamborghini, che insieme a Porsche fanno tutti parte del Gruppo Volkswagen.
Grazie a una nuova disposizione della batteria denominata “e-core”, i modelli entry-level della gamma sportiva elettrica di Porsche avranno un baricentro e una seduta più bassi possibile.
Le anticipazioni della Mission R
La Casa di Stoccarda ha recentemente mostrato il concept Mission R. Questa show car ufficialmente anticipa una possibile vettura per un campionato monomarca, ma allo stesso si possono vedere alcuni dettagli stilistici delle non ancora annunciate Cayman e Boxster elettriche.
Porsche ha ammesso che la Mission R riflette il lavoro fatto dal centro stilistico sui futuri modelli elettrici, suggerendo che alcuni elementi saranno presenti anche sulle vetture future. Come dimensioni, il concept è simile alle attuale 718 Cayman e Boxster.
E in effetti Porsche ha utilizzato una versione rielaborata del telaio dell’attuale Cayman per realizzare la Mission R. Tuttavia rispetto a una possibile versione di serie, il capo dell’azienda Oliver Blume è stato chiaro: “Quando pensiamo a un modello elettrico, non ci portiamo dietro la piattaforma di un modello a combustione interna, perché ci sarebbero troppi compromessi. Vogliamo sviluppare le auto sportive elettriche del futuro su una piattaforma dedicata. Alcuni moduli saranno connessi ad altre vetture, ma la piattaforma sarà unica”.
La Mission R è progettata per imitare una sportiva a motore centrale posizionando le batterie, la parte più pesante del veicolo, dietro il guidatore ma davanti all’asse posteriore, dove invece sono messe di solito.
“Seduta bassa, batterie al centro”
Michael Steiner, capo tecnico di Porsche, ha detto ad Autocar che la decisione di adottare questa insolita disposizione è stata dettata dalla necessità di rendere l’auto più bassa possibile per ridurre la resistenza aerodinamica. Questo approccio, tuttavia, non permette il tradizionale telaio a delle vetture elettriche che prevede le batterie sul fondo.
“Su una classica sportiva a due porte, l’auto è molto bassa e piatta per ridurre quanto più possibile la resistenza”, ha spiegato Steiner. “Per farlo è necessario posizionare il sedile del guidatore più in basso possibile. Così facendo non c’è più spazio per una batteria sotto ai sedili”.
Per questa ragione molte supercar attuali hanno il motore centrale. “Con le attuali tecnologie, le batterie sono la parte più grande e pesante della vettura e sarà così probabilmente per il prossimo decennio. Per questo abbiamo sviluppato l’‘e-core’: è più o meno la stessa disposizione di un motore centrale” ha sottolineato Steiner.
Il capo tecnico di Porsche ha aggiunto che anche il design aiuta il bilanciamento e la distribuzione dei pesi, in particolare con i due motori elettrici della Mission R – uno per ciascun asse – orientati verso la trazione posteriore.
Anche Steiner ha ribadito quando detto da Blume riguardo all’architettura per i modelli di serie. “Non esiste una piattaforma che possa adattarsi senza modifiche all’elettrificazione. L’unica del nostro portfolio che potrebbe non cambiare molto è quella per le auto a motore centrale come la Boxster e la Cayman”.
“Dieci anni fa abbiamo iniziato l’elettrificazione di alcuni prototipi a motore centrale perché si poteva usare lo spazio per motore e della trasmissione per la batteria”, ha confermato Steiner. “Ma poi abbiamo deciso che, a partire dalla Taycan, non avremmo fatto una conversione perché ci sarebbe stato qualche compromesso”.
Quindi, anche per le vetture a motore centrale, “abbiamo ottime ragioni per progettare una piattaforma completamente elettrica. Magari in futuro questo approccio potrebbe cambiare, ma non nei prossimi anni”, ha concluso Steiner.