Limitatore di velocità, entro il 7 luglio o ti adatti, o finisci nei guai
Superate tutte le criticità di inizio anno, il limitatore di velocità diventa realtà. Nulla sarà più come prima. Cosa succederà.
Con l’arrivo del nuovo anno, c’era chi metteva in seria discussione il limitatore di velocità, quel sistema “intelligent speed adaptation”, talmente intelligente, almeno queste le intenzioni, che avrebbe adattato la velocità di un’auto per renderla più sicura. Già, avrebbe.
A gennaio un’inchiesta di Quattroruote fece crucciare in molti e sorgere dubbi in altri. Perché? Perché dai test evidenziati quel limitatore di velocità non era parso poi così intelligente. O meglio, commetteva errori.
Vero è che in molti casi l’ISA (questo l’acronimo di Intelligent System Assistant) aveva letto correttamente i limiti di velocità, ma praticamente in altrettante situazioni aveva commesso sbagli. Alcuni davvero clamorosi. 28 errori in quaranta chilometri.
Errori a macchia di leopardo dal non riconoscimento della segnaletica accessoria (vedi quei limiti riservati a un solo veicolo o in determinate circostanze metereologiche, i casi eccezionali volendo) ai segnali di 40 km orari relativi alle rampe di uscita da una superstrada, pur non abbandonandola.
Criticità risolte (così pare)
A quanto pare le criticità dovrebbero, condizionale più che mai d’obbligo, essere state risolte visto che dal 7 luglio ogni auto verrà dotata di questo sistema (obbligatorio) sin dal momento della sua immatricolazione. Insomma, l’Intelligent Speed adaptation è qui.
Con questa tecnologia si potrà variare la velocità di un veicolo adattandola ai limiti imposti dal Codice Stradale, con il chiaro intenti di ridurre gli incidenti. Che, anche in questo 2024, confermano un trend ulteriormente in ascesa. Numero crescenti da far scendere, al netto di un’altra intelligenza, in teoria superiore, quella proprio dell’uomo.
Una duplice funzione
l’Intelligent Speed adaptation avrà nel suo approccio una duplice macro-funzione: da un altro, infatti, interverrà attivamente sul veicolo adattando la velocità alla segnaletica stradale, dall’altra avrà il compito di avvisare l’automobilista di ciò che sta avvenendo, un alert in piena regola sotto forma di allarmi sonori e visivi.
Insomma, quella sorta di aut aut fortemente voluto dall’Unione Europea dovrà essere obbligatoriamente montato sulle vetture, e l’automobilista farebbe bene a sincerarsi che la sua auto ce l’abbia in prativa di default. La conseguenza è di quelle forti: chiunque, infatti, verrà sprovvisto di questo dispositivo, ma anche se fosse soltanto mal funzionante, dovrà pagare 967 euro di multi, come base dal momento che la sanzione si potrebbe estendere fino a un massimo di 3867 euro. Un vero e proprio salasso.