Lo Stato di Washington dice “NO” al veto sulle auto termiche dal 2030
Non tutto è perduto penseranno i puristi degli ottani. Battute a parte, ma il fatto che non sia (ancora) passata la legge per vietare la vendita di vetture alimentate esclusivamente da motori a combustione interna nello stato di Washington, è significativo. Perché se la transizione energetica è certamente un atto dovuto, di fatto va pianificata con attenzione. A meno che non ci sia l’intenzione di regalare auto elettriche.
Chi paga?
Il disegno di legge era già stato approvato, mancava solo della firma del Governatore Jay Inslee, che alla fine ha posto il veto. Certo gli Stati Uniti sono lontano da noi, forse ancora di più in questo momento di pandemia, ma una scelta di questo genere è plausibilmente “ripetibile”. E forse valida anche come esempio. Indubbiamente le decisioni del Governatore sono state pure influenzate dall’emendamento aggiunto al disegno di legge, che legava questo obiettivo all’implementazione di una tariffa per l’utilizzo della strada nello stato di Washington.
Uno stato in cui la metà dei proventi destinati alla manutenzione e alla costruzione delle strade deriva proprio dalla tassazione sui combustibili. Ecco perché Washington è uno di quegli stati che ha aggiunto una tariffa per i veicoli elettrici (sebbene negli ultimi anni abbia anche aumentato la tassa sui combustibili).
Per questo motivo è allo studio una tassa di utilizzo della strada, che però dovrebbe essere commisurata al peso del mezzo e all’effettivo utilizzo, piuttosto che al tipo di combustibile o elettrificazione. Ecco perché il governatore Inslee Non ha contestato specificamente né la tassa di utilizzo della strada né il divieto di nuovi veicoli termici, ma piuttosto il fatto che le due cose fossero correlate all’interno del disegno di legge.