L’odissea Cybertruck è lontana dal terminare
Ogni volta sembra quasi tutto fatto. Ma ogni volta, puntuale come le tasse, la produzione del Tesla Cybertruck subisce un ritardo. Il pick up elettrico di Tesla si sta facendo aspettare dal 2019, con le prime consegne che sono state via via posticipate dal 2020 fino al 2024. Tuttavia, le ultime notizie fanno pensare che anche il termine del prossimo anno sia piuttosto ottimista.
Motortrend rivela infatti come siano trapelati nuovi documenti su problemi e ritardi del Cybertruck. Una fonte dalla Germania avrebbe infatti condiviso un centinaio di GB di file che dimostrerebbero quanto sia indietro la produzione, a causa in particolare di importanti problemi di design e progettazione. Il pick dovrebbe infatti correggere diverse questioni relative alla struttura, alla tenuta, alle sospensioni e al gruppo propulsore.
Il più grande problema del Cybertruck sembrerebbe legato ai freni e alla messa a punto delle sospensioni. Gli ingegneri Tesla speravano di ottenere un punteggio di 7,0 su 10 sulla scala di valutazione della SEA (Society of Automotive Engineers): invece il Cybertruck sarebbe arrivato a 4,0, un punteggio molto basso.
Le cause? Un’eccessiva corsa del pedale del freno e frenate poco decise. Di conseguenza i clienti potrebbero essere molto insoddisfatti del suo comportamento. Se ciò non bastasse, le sospensioni avrebbero un rollio eccessivo, in particolare a velocità medie, mentre le ruote anteriori convergerebbero dopo aver colpito le buche e quelle posteriori durante le frenate.
Nonostante il ceo di Tesla, Elon Musk, sia molto orgoglioso dell’esoscheletro del Cybertruck, il pick up elettrico sarebbe il 32% meno rigido dei suoi rivali, il che si traduce con una scarsa rigidità torsionale. Questo non va per niente bene nel fuoristrada, ma nemmeno per il traino o il trasporto di oggetti. La soluzione potrebbe essere l’aggiunta di montanti, ma ciò renderebbe il veicolo più pesante. Ciò aumenterebbe i problemi per le sospensioni e la frenata, influenzando le prestazioni e l’autonomia.