McLaren Artura, ancora ritardi a causa della carenza di chip
Abbiamo constatato da tempo come la crisi dei chip non abbia risparmiato nessuno, neppure i produttori di supecar. Secondo Automotive News, le consegne di McLaren Artura, sportiva ibrida plug-in, sono state ritardate fino al luglio del 2022. Questo poiché l’azienda britannica starebbe “dando priorità alla sua fornitura limitata di chip verso la produzione di modelli con margini più alti, come Elva e 765LT Spider“.
Bisogna pazientare
Sebbene la McLaren non abbia confermato quest’ultima parte riferita da Automotive News, il portavoce Roger Ormisher ha dichiarato: “Abbiamo resistito più a lungo di tutti gli altri in termini di interruzione della produzione, ma sfortunatamente la nostra fornitura di semiconduttori si è esaurita”. Di conseguenza, la produzione della McLaren è stata ridimensionata e l’Artura è stata nuovamente posticipata.
Si tratta ovviamente di una situazione temporanea, poiché Ormisher ha pure affermato che le cose stanno “iniziando a migliorare un po’”. Tuttavia la crisi dei chip dovrebbe continuare nel 2022 e forse nel 2023.
Un ripasso sull’Artura
È stata presentata a fine febbraio come la “prima supercar ibrida ad alte prestazioni prodotta in serie”. La Artura è anche il primo modello a utilizzare la nuovissima McLaren Carbon Lightweight Architecture (MCLA), progettata specificamente pensando ai propulsori ibridi.
È equipaggiata di un motore V6 biturbo da 3,0 litri, un propulsore elettrico e un pacco batteria da 7,4 kWh che fornisce un’autonomia di circa 31 km.
Nonostante la sua natura eco-friendly, il complesso ibrido plug-in sviluppa una potenza combinata di 680 CV e 720 Nm di coppia. Quanto basta per accelerare da 0 a 100 km/h in 3,0 secondi e raggiungere una velocità massima limitata elettronicamente di 330 km/h.