Mercato auto, pazzesco: in Italia si vendono più Ferrari che elettriche I Dato allarmante, si rischia la fine prima di incominciare
Dal boom europeo al flop delle auto elettriche in Italia il passo è breve. Cosa sta succedendo e perché da noi non decollano.
Già Carlos Tavares aveva lanciato l’allarme del flop, per certi versi clamoroso, sicuramente in contro tendenza con molti paesi europei, delle auto elettriche in Italia. L’amministratore delegato punta il dito nei confronti dei pochi incentivi. Giusto, ma non può essere l’unico motivo di un trend altamente negativo.
Imbarazzante il confronto con l’Unione Europea in se e per sé, dove al trend già positivo di fine 2023 si registra un più che positivo +10,1% nei primi mesi del 2024, con la quota di mercato delle batterie elettriche rimasta stabile al 12%.
Certo, i modelli a benzina hanno mantenuto ancora la leadership come la scelta più popolare tra gli automobilisti, insieme ai modelli ibridi plug-in, ma in Francia siamo al +13%, Spagna +9.9%, Germania soltanto al 5,4%.
Anche se sul “caso tedesco” va fatta una importante sottolineatura, in quanto quel dato è stato influenzato pesantemente dallo stop del governo agli incentivi, sia per le auto elettriche sia per le ibride plug-in.
Immobilismo italiano
Per un Unione Europea che si sta votando all’elettrico, l’Italia fa eccezione. Un magro bottino quello portato dal Belpaese a inizio 2024 (non che nel 2023 eccellevamo in tal senso): appena 5007 le auto BEV (acronimo di Battery electric vehicles) vendute a casa nostra.
Appena il +3,1%, praticamente niente considerando il caso tedesco che, nonostante lo stop agli incentivi, pur andando malissimo ha quasi raddoppiato il numero italiano. Anche il market share si riduce invece dello 0,3%, assestandosi al 3,4% (contro il 3,7% di 14 mesi fa).
Vorrei ma non posso
La ciliegina tricolore su una torta andata a male arriva anche dai dati sul cumulato da inizio anno: l’Unione Europea ha registrato un più che soddisfacente +17,4%, arrivando a 198.850 immatricolazioni: sarebbe stato certamente molto più alto se non ci fosse stato il tallone d’Achille italiano, precipitiamo al 2,7%, mentre il resto del mercato di quell’Unione di cui noi ne facciamo parte vola a +11,7%.
Tante le cause, sempre le stesse. Il più classico del vorrei ma non posso. Vorrei degli incentivi per pagare meno quello auto elettriche molto più costose di quelle tradizionali, ma non posso. Vorrei più colonnine (soprattutto ad alta potenza o in certe Regioni) ma non posso. Vorrei una migliore connessione, vorrei, vorrei. Ma non posso.