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Migliorare l’aerodinamica fa risparmiare: un video mostra come

Sebbene non ci accorgiamo quasi della sua presenza, l’aria è uno dei motivi principali per cui viaggiare in auto costa. L’aria provoca attrito sui veicoli, rallentandoli e obbligando chi è al volante ad aumentare la pressione sull’acceleratore. E quindi aumentano i consumi. Si dice che una normale auto che viaggia in autostrada utilizzi il 60% dell’energia per superare la massa d’aria che si trova davanti. Per questo si cerca di sfruttare i principi dell’aerodinamica per abbassare quanto più possibile quei numeri e non stupisce che le Case automobilistiche investano milioni di euro in questo settore.

Spinti dal globale aumento dei prezzi del carburante, Think Flight, un canale YouTube che si occupa di aeronautica, ha provato ad applicare dei profili alari a un veicolo terrestre con l’obiettivo di abbassare il coefficiente di resistenza. E ha deciso di farlo senza spendere molti soldi.

Il video risulta così non solo uno sguardo divertente su come è possibile risparmiare un po’ di carburante, ma fornisce anche approfondimenti semplici e di facile comprensione su come funziona l’aerodinamica di una vettura.

Vortici posteriori

Per l’esperimento è stata usata una vettura progettata più per la praticità che per la resistenza aerodinamica: una Subaru Impreza. Grazie a pannelli isolanti da 1,5 pollici ha modellato un cono che estende la superficie dell’auto nella parte posteriore che, secondo l’intento del canale, avrebbe tagliato l’aria in modo più fluido, senza creare vortici nel posteriore. Con pochi strumenti come nastro adesivo e cartone è stato così costruita una vistosa appendice all’Impreza.

Con l’auto così preparata, è stato quindi verificato quanto si risparmia per un viaggio in autostrada. Il creator è sembrato un po’ deluso dal risultato, nonostante un piuttosto impressionante guadagno del 13% al primo tentativo. Ma l’auto poteva ancora essere migliorata dal punto di vista aerodinamico.

Problema sottoscocca

Infatti, sebbene l’aria si muova al di sopra dell’auto in modo più fluido, questa crea turbolenza quando scende sulle fiancate, diventando imprevedibile al si sotto della vettura. Si è così provato a installare un splitter anteriore e delle minigonne laterali. In questo modo si è cercato di impedire all’aria di andare a contatto con il sottoscocca, con l’obiettivo di raddoppiare i vantaggi di efficienza a velocità autostradali.