Multa auto vecchia, arriva l’avviso di pagamento: quando devi pagare e quando puoi evitarlo
Non è affatto detto che bisogna pagare per forza la multa per la vecchia auto. Ecco quelli che devi sapere, se arriva l’avviso di pagamento.
Con il nuovo Codice della Strada, probabilmente in vigore a partire da luglio, cambieranno anche le multe, sicuramente quelle Autovelox: una sola multa se se ne prendono due nello stesso tratto di strada (e medesimo ente) entro un’ora una dall’altra.
Sanzioni più pesante un po’ per ogni infrazione, dalla guida in stato di ubriachezza all’uso dei telefonini in macchina, per non parlare di chi va in giro sotto sostanze supefacenti. Ma nel frattempo bisogna attendersi al Codice della Strada vigente.
Le multe da sempre sono oggetto di riflessione, di ricorsi accettati e di reclami respinti. Il motivo è molto semplice, in Italia è davvero sottile la linea tra l’errore delle Autorità predisposte a effettuare sanzioni, e gli automobilisti che non rispettano le regole.
Ma non è soltanto un discorso di infrazione, c’è tutto un tortuoso cammino di un iter burocratico per niente snello, che parte da un verbale con la multa stradale che deve essere notificato entro 90 giorni dall’infrazione. Quel 90, inoltre, diventa 360 se l’automobilista residente non è in Italia, ma all’estero. E se la multa arriva, o più precisamente arriva quando i termini sono scaduti?
La casistica delle multe
Dipende. Dipende se arriva, in primis. In questo caso a ricordato che conta la data di spedizione della raccomandata, non quella del ricevimento. Dipende, poi, se all’automobilista viene effettivamente portato il verbale. In questo caso, attenzione.
Sì, bisogna impugnare comunque la multa davanti a un giudice di Pace, entro 30 giorni dalla notifica, anche se non abbiamo ricevuto niente, oppure il verbale ci è stato recapitato ma ha superato i limiti delle scadenze. Solo così, eventualmente, qualsiasi atto del procedimento saranno nulli.
Multe, quando si può evitare di pagarle
Dopo cinque anni, una multa cade in prescrizione e come tale non va pagata. Ma qui entrano in scena due discorsi molto importanti. Il primo è che se il verbale è stato notificato nei termini ma, dopo di questo, sono decorsi più di 5 anni senza che sia mai intervenuto alcun altro atto di sollecito, allora sì che ci si può avvalere degli effetti della prescrizione.
Ma anche qui vale il discorso di prima, non si può far finta di niente pensando che tanto è palese che abbiamo ragione. No, passeremmo dalla ragione al torto: qualsiasi atto o intimazione va sempre contestato, sempre davanti al Giudice di Pace. Ricorso possibile entro un mese dalla notifica. Anche in questo caso se non impugniamo nulla, tutto diventa definitivo, quindi impossibile da impugnare.