Multe auto via SMS, la truffa dell’estate che sta svuotando i conti agli anziani I Ci cascano tutti, ma la legge è chiara: basta saperla per difendersi
Un evoluto sistema di phishing è la truffa dell’estate, sta svuotando non solo i conti degli anziani, ma anche delle persone più giovani.
Il tempo passa, il metodo è sempre lo stesso, è pure il phishing continua imperversare in quest’era un po’ tech un po’ smart nella quale gli attacchi hacker, dalla pandemia da Coronavirus in poi, sono sempre maggiori rispetto all’anno precedente.
La criminalità informatica riesce ad adattarsi alle più disparate truffe che colpiscono principalmente i più distratti, coloro che tappano sul cellulare alla velocità della luce, senza rendersi conti di ciò che stanno facendo realmente, finendo puntualmente fregati dallo stesso metodo che continua a funzionare.
Ma le campagne di phishing riescono anche a evolversi costantemente, utilizzando all’occorrenza tecniche sempre più sofisticate per ingannare anche gli utenti svegli, quelli che non si fermano all’apparenza, preferendo usare un po’ della loro intelligenza. Adesso anche nel settore automobilistico.
Ed è qui che si sta abbattendo la truffa dell’estate, che è riuscita a svuotare non solo i conti degli anziani, dei meno avvezzi della tecnologia, ma anche di quelli che sanno contrastare il phishing. Insomma, ci cascano proprio tutti.
Un attacco e un duplice obiettivi. Anche il settore automobilistico travolto dal phishing
Il phishing è una forma di frode che utilizza email false – ma anche sms (che qui diventa smshing) per installare software dannosi dal duplice obiettivo: mira a rubare informazioni personali per vendere i dati al dark web, oppure entrare direttamente nei wallet degli utenti per svuotare i loro conti in banca.
Per mettere a segno l’ambizioso piano ci si serve sempre più degli enti istituzionali, l’esca preferita dei cyber criminali, quella che funziona di più. Nello specifico la Direzione Generale del Traffico (DGT) spagnola. Un fenomeno non frequente soltanto in Spagna o nella Penisola Iberica.
Una truffa che funziona sempre
Come si mette in atto la truffa dell’estate? Il modus operandi è sempre lo stesso: arriva una mail la cui provenienza sembra essere quella della DGT, l’utente scarica l’allegato, clicca o tappa su di un link contenente il codice dannoso. Secondo il National Cybersecurity Institute, queste e-mail false utilizzano tecniche di spoofing per apparire legittime.
I rimedi sono quasi sempre gli stessi. Un po’ di documentazione la DGT non comunica le multe tramite mail, proprio come accade in Italia. Non aprire le email provenienti da utenti sconosciuti o non richiesti, giammai rispondere. Meglio esaminare i collegamenti abbreviati e attenzione soprattutto agli allegati. Con un po’ di concentrazione la truffa del phishing non verrà debellata, ma si ridurranno drasticamente gli attacchi.