Nuova Mercedes-AMG SL, fino a 585 CV tra passato glorioso e futuro tecnologico
Per gli appassionati di auto la sigla SL non ha bisogno di presentazioni. Presentata da Mercedes poco meno di 70 anni fa come vettura da corsa adatta all’utilizzo stradale, diventata un’icona grazie alle vittorie e anche per le sue caratterisitche porte ad Ali di gabbiano, e poi trasformata in roadster di prestigio. Non è un caso che, nel 1999, una giuria di giornalisti la elesse “Auto sportiva del secolo”.
Ora Mercedes-AMG fanno rivivere il mito coniugando nella nuova SL la sportività delle origini con l’eleganza e l’eccellenza tecnologica tipica degli attuali modelli di Stoccarda.
Ritorno alle origini
La roadster ripropone la classica capote in tessuto mentre alcuni elementi richiamano i modelli del passato, come per esempio i due powerdome sul cofano motore che sono un tributo alla SL di prima generazione.
La capote in tela, al posto del precedente tetto rigido, permette di risparmiare 21 kg di peso e di conseguenza abbassare il baricentro, con conseguenze positive sulla guida. La capote si apre e si chiude in 15 secondi fino a 60 km/h.
Anche negli interni la nuova SL rielabora la tradizione della prima 300 SL Roadster con linee minimaliste e materiali pregiati. Ovviamente con tutte le tecnologie di ultima generazione, tra cui il sistema MBUX di seconda generazione che ha debuttato recentemente sulla Classe S.
Aria di novità
Tuttavia la Mercedes-AMG SL non guarda solo al passato. Le caratteristiche inedite sono tante. A partire proprio dalla configurazione 2+2 completamente nuova, con i due posti posteriori che possono ospitare due bambini o un paio di borse.
L’architettura è stata progettata da zero da Mercedes-AMG, senza sfruttare un altro modello affine come potrebbe essere la AMG GT Roadster. L’autotelaio è una struttura leggera in alluminio composito, costituita da uno spaceframe autoportante in alluminio. Ciò garantisce la massima rigidità e quindi preannuncia una dinamica di marcia molto precisa.
Il V8 biturbo da 4 litri viene proposto sulla SL in due livelli di potenza: 585 CV sulla versione top di gamma SL 63 4Matic+, 476 CV sulla “entry level” SL 55 4Matic+. Più avanti sarà disponibile anche una versione ibrida Performance. Come è possibile intuire la trazione integrale debutterà quindi su una SL, per la prima volta nella sua storia. Il sistema ripartisce in modo completamente variabile la coppia tra i due assi, assicurando la migliore trazione possibile nelle situazioni al limite.
Un’altra importante novità è l’asse posteriore sterzante attivo. Fino a 100 km/h le ruote posteriori sterzano nella direzione opposta di quelle anteriori, sopra il 100 km/h invece si muovono nella stessa direzione. In questo modo privilegiano nel primo caso la manovrabilità, nel secondo la stabilità.
Aerodinamica da motorsport
L’efficienza aerodinamica era uno dei campi principali su cui si è concentrato il lavoro di progettazione della nuova SL. La roadster di Stoccarda beneficia dell’esperienza di Mercedes-AMG nel motorsport e di diversi elementi aerodinamici attivi sul frontale e sulla coda. Il risultato è un valore Cx di 0,31.
Il sistema di regolazione attivo dell’aria Airpanel è realizzato in due parti. La prima parte utilizza le lamelle verticali nascoste dietro la griglia della presa d’aria inferiore, nella grembialatura anteriore. La seconda parte si trova dietro la griglia della presa d’aria superiore e dispone di lamelle orizzontali.
In condizioni normali tutte le lamelle sono chiuse, abbassando la resistenza aerodinamica e convogliando l’aria verso il sottoscocca per ridurre la portanza anteriore. Quando il fabbisogno d’aria è più elevato, le lamelle si aprono (quelle del secondo livello solo oltre i 180 km/h) lasciando passere più aria per raffreddare i componenti.
Nel cofano del bagagliaio è integrato lo spoiler posteriore attivo che, una volta superati gli 80 km/h, cambia posizione in base alle condizioni di marcia.