Nuova Opel Astra, sempre più elettrificata e autonoma
Opel Astra, un nome una garanzia in quel di Russelsheim. Vettura che si presenta in una vesta inedita, frutto anche dell’esperienza francese (vedi pianale EMP2) più consapevole e certamente più tecnologica, ma soprattutto più elettrificata. Come dimostra la versione ibrida plug-in (disponibile in due livelli di potenza).
La configurazione estetica segue le ultime tendenze promosse da Opel Mokka e dalla rinnovata Opel Grandland. Ecco perché non poteva non presenziare il nuovo Opel Vizor. Come non potevano non presenziare una gamma completa di motori benzina e diesel.
Si è fatta poco più grande
La nuova Opel Astra sarà lanciata in versione cinque porte (per il momento). Con una lunghezza di 4.374 millimetri e una larghezza di 1.860 mm, grazie allo sbalzo anteriore particolarmente ridotto, è più lunga di soli 4,0 mm rispetto al modello precedente, nonostante il passo aumentato di 2.675 mm (+13 mm). Il vano di carico, con pianale regolabile, offre 422 litri di volume per i bagagli.
Data la particolare attenzione che Opel ha sempre messo quando si tratta di illuminazione, sulla nuova Astra sono parte del corredo l’ultima evoluzione della luce adattiva Intelli-Lux LED® Pixel, che arriva direttamente dall’ammiraglia Insignia.
A bordo è il Pure Panel completamente digitale a dominare la scena. La nuova interfaccia uomo-macchina (HMI) è formata sostanzialmente da un touchscreen extra-wide, proprio come uno smartphone. Questo ampio cockpit digitale (opzionalmente completamente vetrato) è dotato di due display da 10 pollici, integrati – insieme alla presa d’aria lato conducente – in un formato orizzontale.
Apple CarPlay e Android Auto sono disponibili in formato wireless. Mentre le impostazioni chiave come il climatizzatore possono ancora essere gestite tramite interruttori e pulsanti fisici. Il fronte della sicurezza si arricchisce del display head-up, del sistema di assistenza semiautomatico Intelli-Drive 2.0 e della telecamera Intelli-Vision a 360 gradi inserita nell’Opel Vizor.
Tradizione e innovazione
La rigidità torsionale della nuova Astra è del 14% superiore a quella del modello precedente. La dinamica di guida si realizza grazie a sospensioni McPherson all’anteriore e barra di torsione al posteriore.
L’architettura della nuova Astra, come detto poc’anzi, incorpora anche i più recenti sistemi automatizzati di assistenza alla guida. Oltre alla telecamera multifunzione nel parabrezza, la tecnologia comprende quattro telecamere (una anteriore, una posteriore e una per lato), cinque sensori radar (uno anteriore e uno ad ogni angolo), nonché sensori a ultrasuoni anteriori e posteriori.
Telecamere e sensori sono integrati con la connettività e-horizon nell’Intelli-Drive 2.0. Ciò consente al sistema di adattare la velocità in curva, formulare raccomandazioni sulla velocità ed eseguire cambi di corsia semiautomatici. Il rilevamento dell’hands-off sul volante garantisce che il conducente rimanga sempre impegnato. L’avviso di traffico trasversale posteriore, il rilevamento dell’angolo cieco a lungo raggio e il posizionamento attivo della corsia, che mantiene l’auto al centro della corsia di marcia, sono parte del pacchetto Intelli-Drive 1.0, ovviamente presente.
La lunga lista di sistemi di assistenza alla guida automatizzati include anche il cruise control adattivo che, abbinato al cambio automatico, permette di riprendere automaticamente la guida grazie al sistema “Stop & Go”.
Quanto alle motorizzazioni, la nuova Astra sarà disponibile sin dall’inizio con due varianti ibride plug-in, motori benzina e diesel. Il ventaglio di potenze varia da 81 kW (110 CV) a 96 kW (130 CV) con le varianti benzina e diesel, e fino a 165 kW (225 CV) con le varianti ibride plug-in. Di serie sui propulsori benzina e diesel c’è il cambio manuale a sei marce, optional sui motori più potenti un cambio automatico a otto rapporti (elettrificato sugli ibridi plug-in). Opel aprirà i libri degli ordini per la nuova Astra questo autunno. I primi clienti riceveranno le loro auto all’inizio del prossimo anno.