Skoda Kodiaq, quando il restyling mira alla sostanza
Non si cambia, ma si rinnova. Questo in sintesi il valore del restyling di Skoda Kodiaq. Il grande SUV boemo deve fare i conti non solo con i consueti aggiornamenti estetici, ma pure con tutta una serie di novità che interessano la gamma motori e naturalmente l’apparato multimediale.
Occhio a fari
Quando si tratta di restyling i primi ad essere messi in discussione sono i gruppi ottici. E non poteva essere da meno il rinnovato Skoda Kodiaq. I fari a LED di serie, a richiesta anche con tecnologia full LED Matrix (standard per i modelli L&K ed RS) sono più sottili. Diversa poi la disposizione dei fendinebbia che, unitamente ad un cofano motore più alto e alla nuova calandra, mirano ad alimentare una visione più dinamica del SUV ceco. Vettura che non muta le proporzioni così come i celebri 7 posti (in alcuni casi a richiesta).
Il lavoro dei designer ha portato a mettere mano pure alla linea dei paraurti – quello anteriore ha un inserto in look alluminio – dello spoiler posteriore e ovviamente dei cerchi in lega. Le disponibilità di Kodiaq si traducono in diametri da 17 a 20 pollici a seconda dell’allestimento. Quelli della versione RS denominati Sagitarius, sono torniti a specchio.
Lo spazio una costante
Come dicevamo poc’anzi, trattandosi di un restyling, le quote a disposizione sono rimaste invariate. Ricordiamo che Kodiaq ha una lunghezza di 4 metri e 70 un volume di carico, in configurazione a 5 posti, da ben 835 litri.
La vita di bordo è rimasta pressoché la stessa, sebbene si sia lavorato molto su inserti e finiture. Ci sono infatti cuciture a contrasto supplementari sulla plancia e sui pannelli delle portiere. Mentre sono disponibili per la prima volta le sedute anteriori con ventilazione e funzione di massaggio.
L’illuminazione ambientale aumenta il portafoglio di colori selezionabili, ed illumina pure il vano piedi e quello portaoggetti nei pannelli delle porte anteriori (in bianco). Sulle versione Ambition e Style il rivestimento dei sedili può essere Eco, ovvero realizzato con materiali riciclati e animal-free. Nuovo poi il design del volante.
Aggiornamenti in vista pure per l’apparato multimediale. I tre sistemi Bolero, Amundsen e Columbus appartengono alla terza generazione del sistema modulare di infotainment del Gruppo Volkswagen, il MIB3, e sono permanentemente online grazie a una eSIM integrata.
I primi due sono provvisti di uno schermo touch da 8 pollici, mentre sono 9,2 quelli riferiti al modello Columbus. Gli smartphone possono essere collegati senza fili tramite la tecnologia Wireless SmartLink, nonché Android Auto, Apple CarPlay e MirrorLink™. A richiesta è disponibile il Virtual Cockpit con display da 10,25 pollici. Sono 4 le schermate che possono essere configurate da chi siede al volante, che salgono a 5 sulle versioni RS e SportLine.
Meccanica tradizionalista ma aggiornata
La famiglia di motorizzazioni a corredo del nuovo Skoda Kodiaq è formata da due unità diesel e da tre a benzina. Le unità alimentate a gasolio sono equipaggiate di una versione ulteriormente migliorata del post trattamento dei gas di scarico SCR e due catalizzatori. Il 2.0 TDI è disponibile in versione da 150 CV (110 kW) e da 200 CV (147 kW). Il primo va ad alimentare la quota delle versioni a trazione anteriore e o trazione integrale; mentre il secondo è destinato solo alle quattro ruote motrici. In entrambi i casi sono provvisti di cambio automatico DSG a 7 rapporti.
Il frangente a benzina si realizza attraverso il 1.5 TSI da 150 CV. Motorizzazione destinata alla sola trazione anteriore e al cambio manuale a sei rapporti (a richiesta il DSG). Lo step successivo si chiama 2.0 TSI. In questo caso la trazione è solamente integrale e la trasmissione soltanto DSG, mentre i cavalli sono 190. A chiudere il cerchio il propulsore riservato alla Skoda Kodiaq RS. La sportiva boema abbandona il precedente TDI per un più brillante 2.0 TSI da 245 CV. Oltre ad avere 5 CV in più, pesa 60 kg meno del turbodiesel precedente.