Omicidio stradale, l’orrore dell’estate si avvicina: può capitare a chiunque
Con l’arrivo dell’estate aumentano anche le inflazioni stradali commesse dagli automobilisti e anche gli incidenti mortali… ma cosa prevede la legge quando si tratta di “omicidio stradale”?
Negli anni è stato riscontrato che durante la stagione estiva aumentano considerevolmente gli incidenti stradali anche a quelli a sfondo mortale, questo perché il traffico in strada, specie nelle ore notturne, raddoppia in men che non si dica.
Al tempo stesso, però, è stato riscontrato che sempre più automobilisti si mettono alla guida del proprio mezzo in condizioni poco consone, diventando un vero e proprio pericolo per sé stessi e gli altri.
Sulla base di tale motivazioni, infatti, si è reso necessario un intervento legislativo per disciplinare i reati legato commessi in questo ambito e non solo.
Nel corso degli ultimi anni, infatti, è stato introdotto anche il reato di omicidio stradale con l’articolo 589-bis del Codice Penale, approvato con la Legge 41 del 2016.
Impennata degli “omicidi stradali” in estate, la legge parla chiaro
La disciplina del reato ha lo scopo di impartire pene severe agli automobilisti responsabili di incidente stradale che causa la morte di una persona con violenza, motivo per cui l’omicidio stradale viene configurato in due modi: reato comune perché può essere commesso da tutti, reato di danno perché prevede, appunto, la morte di una o più delle persone coinvolte.
A seconda della gravita del reato commesso, inoltre, la detenzione in carcere per omicidio stradale va dai 2 ai 7 anni, o dai 5 ai 12 anni con le seguenti aggravanti come superare il limite della velocità, circolazione contromano, mancato rispetto dei segnali stradali come semaforo, sorpasso non autorizzato e attraversamento pedonale. In questo calderone, inoltre, rientra anche la guida in stato di ebrezza, alterazione psicofisica, omissione si soccorso, ecc… gli anni di pena possono aumentare a seconda dei fatti circostanziali, omissione di soccorso e numero delle vittime.
Cosa comporta l’omicidio stradale?
Il reato di omicidio stradale, inoltre, sono previsti previsti risarcimento dei danni biologici ed esistenziali determinati dall’età della vittima, morale e familiari per i parenti in vita a seconda del grado di parentela, qui dove rientrano le spese mediche e funerarie.
Il responsabile del reato, oltre alla pena carceraria, prevede la sospensione della provvisoria della patente per una durata massima di 5 anni. La sospensione si può prorogare fino a 10 anni in caso di condanna non definitiva, fa eccezione la sospensione della patente per un massimo di tre anni e senza proroga in caso di omicidio stradale semplice. Infine, in caso di condanna o patteggiamento è prevista la revoca automatica della patente, la quale può essere recuperata solo dopo che sono trascorsi 15 anni se non si tratta di omicidio con lesioni, tempo che sale a trent’anni se il conducente ha cagionato l’omicidio stradale commettendo anche il reato di omissione di soccorso.