Otto concept car di Volkswagen che forse avete dimenticato
Le concept car di solito possono avere due finalità: da un lato possono anticipare un modello futuro della Casa in modo da poter raccogliere le reazioni di clienti e addetti ai lavori, dall’altro possono essere puri esercizi di stile per sortire un “effetto WOW” in chi li vede.
Molto spesso queste vetture vengono dimenticare poco dopo la loro presentazione. E invece alcune di esse è meglio ricordarle, per la loro eccezionale particolarità o magari perché hanno fornito degli spunti che oggi sono comuni su molti modelli sulla strada. È ciò che ha fatto Volkswagen, che recentemente ha riaperto il libro dei ricordi rispolverando otto dei suoi concept degli ultimi 30 anni.
Volkswagen Italdesign Machimoto concept
Uno dei primi concpet della retrospettiva di Volkswagen è anche uno dei più strani. Svelata nel 1986, l’Italdesign Machimoto doveva essere in parte una motocicletta, un parte una cabrio e in parte un’auto per famiglie. Realizzata sulla base di una Golf GTI 16V, non aveva il tetto e le portiere, ma disponeva di un volante che poteva diventare un manubrio. La Machimoto era dotata del motore della GTI che erogava 139 CV. Ai passeggeri era consigliato di indossare il casco.
Volkswagen Scooter concept
Anch’essa del 1986, la Scooter era un triciclo con porte ad ali di gabbiano. Pesava 635 kg ed era equipaggiata con un motore da 40 CV. La trazione era anteriore ed era comandata da un cambio manuale a 4 marce.
Volkswagen Futura concept
Le portiere ad ali di gabbiano dovevano piacere molto a Wolfsburg, infatti le aveva anche il minivan Futura del 1989. Si trattava di una monovolume di circa 1000 kg con trazione integrale e motore da 83 CV. Il raffreddamento avveniva per evaporazione, il che le permise di fare a meno del radiatore. In molti vedono nella Futura una non casuale somiglianza con la ID.3.
Volkswagen W12 Nardo concept
Decisamente più sportiva la W12 Nardo, una supercar che Volkswagen ha mostrato per la prima volta nel 1997. Il motore W12 trasferiva i 600 CV di potenza alle quattro ruote motrici. VW continuò a sviluppare la Nardo: nel 2002 stabilì un record viaggiando per 24 ore consecutive e coprendo una distanza di 7901 km. Sebbene non sia mai stata pensata per una produzione in serie, la W12 Nardo aiutò a sviluppare un nuovo motore che sarebbe poi stato usato, in particolare, sulla Bugatti Veyron.
Volkswagen Magellan concept
Totalmente diversa è la concept car Magellan, un SUV a tre file di sedili presentato nel 2002. Volkswagen la definiva una disposizione “2+2+2”. Creato dal Design Center in Spagna, la vettura a 4 ruote motrici aveva ruote da 19” e sospensioni ad aria.
Volkswagen EcoRacer concept
Tornando al tema delle ali di gabbiano, anche la EcoRacer del 2005 presentava la stessa soluzione. Si trattava di un’auto sportiva con motore centrale diesel e carrozzeria in fibra di carbonio. Il tetto poteva essere rimosso, permettendo di trasformarla da coupé a speedster. Le prestazioni erano notevoli: 136 CV di potenza, 0-100 km/h liquidato in 6,3 secondi e velocità massima di 228 km/h.
Volkswagen XL Sport concept
Una supercar con l’attenzione rivolta al tema ambientale. La XL Sport del 2014 si basava sull’ultra-efficiente Volkswagen XL1 ed era progettata in modo specifico per la velocità. Era dotata di un motore 2 cilindri Ducati che produceva 197 CV. Ciò, abbinato a un peso di soli 890 kg, le permetteva di arrivare a 270 km/h e di accelerare da 0 a 100 km/h in 5,7 secondi.
Volkswagen Atlas Tanoak concept
Il pickup Atlas Tanoak, svelato nel 2018 all’New York International Auto Show, aveva la cabina doppia ed era alimentato da un V6 benzina da 276 CV di potenza e 360 Nm di coppia. Inoltre si trattava del primo pickup costruito sulla piattaforma modulare MQB.