Pannolini usati per asfaltare una strada: l’idea arriva dal Galles
Chi l’ha detto che i pannolini usati sono solo rifiuti sporchi e maleodoranti? In Galles ne hanno reciclati circa centomila per riutilizzarli nell’asfaltatura di una strada. Nel dettaglio, la strada in questione è la A487 a Llanharth, nella parte ovest del Paese. Potrebbe essere la strada del futuro, se il programma pilota decolla.
Ecco l’idea di base. Dopo aver utilizzato i pannolini in ciò per cui sono venduti, i genitori gallesi buttano i pannolini in un cestino speciale. I pannolini vengono raccolti e portati in un’azienda locale dove vengono puliti e riciclati. Il risultato finale è un camion pieno di pallini di plastica pronti a essere nuovamente utili.
Si sa che la plastica fusa è molto appiccicosa: per questo è chimicamente abbastanza simile al bitume e si comporta nello stesso modo quando viene scaldata. Quindi, mescolando plastica riciclata con catrame caldo e ghiaia si ottiene una miscela stradale che ha bisogno di meno bitume e dà un senso a tonnellate di rifiuti di plastica.
Ciò ovviamente è un’ottima notizia. Perché la quantità di plastica che usiamo e buttiamo è davvero sbalorditiva. Ma se scogliere la plastica e farci delle strada è una idea o è solo un modo di nascondere la plastica e allontanare momentaneamente un futuro alla Wall-E?
L’esempio dell’India
Una risposta potrebbe darcela l’India, considerando che lì da decenni si utilizza la plastica riciclata nella costruzione delle strade. Il professore di chimica Rajagopalan Vasudevan ha iniziato a sperimentare circa 20 anni fa, usando bitume di plastica fusa per asfaltare un ventina di metri di una strada del campus del Thiagarajar College. Da quel momento, l’India ha asfaltato migliaia di chilometri di strade sfruttando tonnellate di plastica riciclata.
Secondo un articolo del Guardian sul professor Vasudevan del 2018, “una strada normale ha bisogno di 10 tonnellate di bitume al chilometro. Una strada di plastica invece necessita di solo 9 tonnellate di biturme e di una tonnellata di plastica”. Ciò fa diminuire anche i costi di costruzione perché la plastica scartata porta a utilizzare il 10% in meno di bitume.
Ma come sono queste strade?
In realtà le strade realizzate con la plastica sono più diffuse di quanto si creda. In Canada assicurano che le autostrade non si crepino durante l’inverno. Il bitume plastificato ha un punto di fusione più alto e per questo lo si utilizza molto in Medio Oriente. È anche più silenzioso del catrame normale e per questa proprietà viene utilizzato negli USA.
Una strada centrale di Chennai è stata riasfaltata con bitume rinforzato con plastica nel 2002. Da allora è sempre stata invasa da auto e camion, a parte il tempo in cui è stata sommersa dall’acqua delle alluvioni. Ed è ancora in perfetta forma. Bisogna anche dire che Chennai ha un clima estremamente caldo per diversi mesi all’anno. Quindi questa strada è stata maltrattata per vent’anni senza che si formasse una singola buca o una piccola crepa.
E l’ambiente?
Ma quando alla fine queste stade si rovinano e la plastica all’interno finisce nei canali di scolo, non va a inquinare la falda acquifera? Perché se i motori termici, e in particolare i diesel, sono spesso additati di essere la causa del riscaldamento globale, anche l’inquinamento delle acque causato dalle microplastiche è un problema molto sentito.
È piuttosto difficile misurare in questo sento l’impatto di queste strade, proprio a causa della loro lunga durata, molto migliore di quella del bitume tradizionale. Tuttavia, alcune di queste strade sono state realizzate con in mente questa problematica, aggiungendo filtri in grado di catturare le microplastiche che si staccano dalla strada quando viene usata. Il che ha un ulteriore beneficio: catturare anche la gomma che si stacca dagli pneumatici dei veicoli.