Parcheggi auto, allarme totale per i nuovi report
L’ultimo report di Aipark è un alert in piena regola: a moltissime città italiane mancano parcheggi e soste. Una su tutte.
Numeri credibili, e forse per questo l’allarme arriva forte e chiaro nelle case degli italiani. Li ha forniti AiPark, acronimo di Associazione Italiana Operatori Sosta e Mobilità, che dal 1991 rappresenta i più importanti operatori del settore dei servizi a livello nazionale e locale.
Ma anche pubblici e privati, specializzati nella gestione dei parcheggi (in struttura) e della sosta tariffata per le strade della nostra città. Ebbene, l’ultimo report getta nello sconforto e ci offre un altro spaccato italiano.
Quello della mancanza dei parcheggi delle auto, dove siamo da indietro tutta rispetto ad altri paesi dell’Unione Europea, come se non bastasse male-male anche per le aree di sosta in città, praticamente terminato.
La città più in crisi sotto questo punto di vista è Roma, dove il problema è davvero di Capitale importanza: secondo il report di AiPark alla Città Eterna mancherebbero la bellezza di oltre 200mila posti. Non è che nelle altre grandi città vada molto meglio, anche se il problemone nelle altre città, seppur serio, appare leggermente più contenuto.
Altro che crisi, è scattata l’emergenza
Napoli non è come Roma, ma comunque servirebbero almeno 65mila parcheggi in più, 35 mila invece a Torino (il cui rapporto attuale è uno su 15) e 31 mila a Milano (uno su 13) e Genova (uno su 22).
Altro che crisi, l’allarme di AiPark fa scattare una vera e propria emergenza se rapportiamo i nostri dati alle altre (grandi) città europee, sicuramente più infrastrutturate, che di media dispongono un posto auto ogni 10 residenti, tanto per capirci, a Roma siamo a uno su 39!
Come uscire dal tunnel dell’emergenza
Non è soltanto una questione di parcheggi di sosta, ma di tutto ciò che ne consegue: inevitabili multe che si beccano i romani o chi entra nella Capitale, il tempo perso (stimato in circa un quarto d’ora di media al giorno) nella ricerca di un posto dove fermare la nostra auto, soprattutto per chi non ha un parcheggio tutto suo, né una cifra esorbitante da spendere nei garage.
“La soluzione è una politica integrata della mobilità urbana”. Così parlò Laurence A. Bannerman, segretario generale di AiPark, nel enunciare il problema e cercare di provi rimedio, rimarcando l’importanza dell’innovazione digitale per trasformare le strutture in hub urbani e poter governare la mobilità in chiave multimodale. Qualcosa va fatta, e anche in fretta.