Patente, come cambia il nuovo esame di teoria
Ecco come sono cambiate le modalità di svolgimento dell’esame di teoria della patente. Nulla di travolgente rispetto al passato, essendo sostanzialmente ridotto il numero di quiz a cui rispondere e il tempo necessario per poterlo fare.
Come spesso accade questo genere di scelte non sono legate alla volantà di migliorare la qualità del tipo di esame e di conseguenza la competenza dei futuri automobilisti. Bensì derivano dalla necessità di far fronte ad una carenza cronica di personale, rendendo più snelle le modalità d’esame.
Meno domande meno errori
Da lunedì 20 dicembre il numero dei quiz della prova di teoria diminuirà passando da 40 a 30 quesiti, contestualmente il tempo a disposizione si ridurrà da 30 a 20 minuti. Con la riduzione delle domande scenderà infine anche il numero di errori consentiti: non più 4 ma al massimo 3. Con il quarto scatterà la bocciatura.
Le novità riguardano tutte le patenti A e B (quindi su motocicli, moto e auto conseguibili dai 16 anni in su). Non cambiano le modalità di esecuzione della prova: sarà sempre informatizzata e verrà confermato il metodo casuale di estrazione delle proposizioni per la composizione della scheda da sottoporre a chi fa l’esame.
Tra le regioni, la percentuale più alta di bocciati alla teoria si registra nel Lazio (36,3%), seguito da Liguria (31,1%) e Campania (31%).