Perché i nostri camion sono diversi da quelli americani?
Qualcuno forse si sarà domandato come mai i camion che circolano in Europa sono particolarmente diversi da quelli americani. I “nostri” hanno il muso piatto, con la cabina che si trova sopra il motore, mentre quelli d’Oltreoceano hanno il muso lungo, con il motore frontale rispetto alla cabina.
Questa differenza si è accentuata negli anni, e deriva ovviamente da una serie di norme e regole, ma c’è stato un periodo in cui tali regolamenti erano quasi equivalenti, per cui pure negli Stati Uniti spopolavano i camion con la cabina sopra il motore.
In Europa le cabine (ovvero le motrici) devono essere conformi alle regole che definiscono la lunghezza complessiva massima dell’unità combinata di camion e rimorchio, e per gran parte del 20° secolo anche gli Stati Uniti hanno avuto leggi simili. Ma in seguito a una modifica alla fine degli anni ’70, la clausola sulla lunghezza massima per i camion americani riguardava solo la lunghezza del rimorchio, non l’intero veicolo, e i produttori di camion e le società di autotrasporto iniziarono a passare alle cabine più grandi a muso lungo.
I cabovers, così in gergo quelli “piatti” presentano alcuni vantaggi rispetto ai camion che bazzicano gli Usa, tra cui una migliore visibilità e una migliore manovrabilità, che è un altro motivo per cui si adattano meglio all’Europa, dove le strade sono più strette. Ma questo non è tanto un problema in America, dove il passaggio ai camion a muso lungo ha consentito ai conducenti di avere più spazio per dormire in cabina e un’altezza complessiva della cabina inferiore, rendendoli più semplici per salire.
Spostare il motore davanti alla cabina e allungare l’interasse della cabina significava anche che i conducenti erano soggetti a meno rumore e vibrazioni. E infine, c’è l’aspetto della sicurezza. I camion in Europa sono limitati a soli 90 km/h, mentre quelli americani possono andare molto più veloci, pertanto la presenza del “muso lungo” fornisce una maggiore protezione.