Perché negli specchietti retrovisori gli oggetti sembrano più vicini?
Negli Stati Uniti, ma anche in altri paesi, è obbligatorio che sugli specchietti retrovisori laterali delle auto nuove sia incisa la scritta “Objects in mirror are closer than they appear” (Gli oggetti nello specchietto sono più vicini di quanto appaiano). In Italia la questione non è specificata, ma l’esperienza ci ha insegnato che effettivamente un’auto che negli specchietti appare lontana, nella realtà è decisamente più vicina. Ma perché accade questo fenomeno?
È proprio il design dello specchio a creare questa distorsione tra la distanza reale e percepita. La forma convessa dello specchietto riduce infatti l’angolo cieco ma, allo stesso tempo fa sembrare gli oggetti più lontani di quanto siano realmente.
Su uno specchio piatto, l’immagine rimbalza su di esso senza distorsioni e l’oggetto appare ai nostri occhi esattamente com’è. Uno specchio convesso altera il comportamento dell’immagine riflessa, in particolare lontano dal centro del rigonfiamento, creando una distorsione della distanza percepita.
Questo fenomeno è più evidente sullo specchietto del passeggero, che è più lontano dal posto di guida: poiché il nostro cervello elabora la distanza in base alla dimensione relativa degli oggetti, qualcosa che appare piccolo in uno schermo verrà percepito come lontano da noi.
Queste problematiche potrebbero essere risolte dalla tecnologia. In diversi modelli infatti i tradizionali specchietti retrovisori sono sostituiti da telecamere che eliminano i punti ciechi e la distorsione della distanza. Inoltre hanno anche altri vantaggi, perché migliorando l’efficienza aerodinamica riducono i rumori durante la marcia e permettono un risparmio energetico.