Quale sarà il futuro di Fiat negli Stati Uniti?
Da qualche anno, per l’esattezza dal 2010, Fiat è tornata negli Stati Uniti, convinta che un prodotto come la 500 avrebbe potuto essere perfetto per l’utilizzo nelle grandi città americane. Tuttavia i risultati di vendite del marchio torinese oltreoceano non sembrano essere esattamente quelli che i vertici dell’azienda si aspettavano, con 42.000 vetture vendute nel 2015 diventate solamente 919 nello scorso anno.
Il 2022 ha rappresentato l’apice di un calo iniziato già nel 2016, quando con quasi 34.000 auto vendute si era registrato una diminuzione del 20%. Da quel momento in poi, ogni anno è andato peggio del precedente: nel 2020 le vendite Fiat sono calate del 53% rispetto al 2019. Nel 2022 un altro fortissimo ribasso del 61%, con meno di 1.000 auto vendute, come riporta GoodCarBadCar.
Nei primi 6 mesi del 2023, la casa torinese ha venduto solo 280 auto in tutti gli Stati Uniti, vale a dire meno di 50 vetture al mese. A meno che la clientela americana non subisca un improvviso amore per le auto Fiat, e pur ipotizzando un aumento delle vendite grazie agli incentivi previsti per il quarto trimestre, è difficile ipotizzare che a fine anno si registrino più di 700 nuove auto vendute.
Oggi Fiat è presente sul mercato nordamericano con la 500X ma prevede di riportare la 500 nel corso del 2024 in versione completamente elettrica, mettendosi in concorrenza diretta con la nuova Mini Cooper elettrica da poco presentata. Intanto Aamir Ahmed è stato chiamato a dirigere il marchio Fiat in America lo scorso maggio. Incaricato di guidare il processo di elettrificazione statunitense delle aziende italiane, Ahmed ha precedentemente guidato il marketing dei prodotti SRT fino al 2016.
Facendo parte del gruppo Stellantis – che vanta al suo interni marchi a stelle e strisce come Dodge, Jeep e Chrysler – Fiat ha innegabili geni americani. Ma gran parte del suo futuro negli USA dipende dal successo della Fiat 500e. Vendere meno di 1.000 vetture all’anno non è sostenibile e, anche se nessuno l’ha confermato ufficialmente, è difficile immaginare che Fiat continui a presidiare il mercato statunitense se nei prossimi anni le cose non cambiano.