Quali Paesi non stanno agendo contro il cambiamento climatico?
In Europa, dal 2035, potranno essere vendute solamente auto completamente elettriche, facendo diventare il nostro continente quello con le regole più restrittive. Cina e Nord America, pur meno tranchant, stanno rendendo più severe le loro normative sulla mobilità. Altri Paesi invece rischiano di diventare la discarica per quelle auto che ormai non non si vendono più nei mercati principali.
L’Australia, ma anche Russia, Turchia, Sud Africa e India sono stati additati dal centro studi londinese Carbon Tracker come quelli che potrebbero essere le nuove patrie per i veicoli più inquinanti. Gli scarsi obiettivi di decarbonizzazione di queste nazioni potrebbero spingere le case automobilistiche a fare affidamento su di loro per disfarsi dei loro vecchi veicoli meno tecnologici e green.
I suddetti Paesi, ma anche Thailandia, Indonesia e Malesia, sono quelli che, secondo Carbon Tracker hanno fatto pochi sforzi, o addirittura nessuno, per spingere i propri cittadini a scegliere auto più pulite. Per loro potrebbe essere anche difficile importare i vecchi veicoli elettrici dall’estero, perché i Paesi più attenti promuoveranno iniziative di riciclaggio, mantenendo le auto elettriche usate all’interno dei loro confini.
Il rapporto suggerisce che i Paesi che non hanno piani per interrompere la vendita di veicoli con motori a combustione non solo non contribuiranno a ridurre il cambiamento climatico e a ripulire la propria aria, ma potrebbero finire all’interno di un circolo vizioso che li danneggerà dal punto di vista economico.
L’Africa, per esempio, spende 80 miliardi di dollari (73,24 miliardi di euro) all’anno per importare il carburante, ma Carbon Tracker afferma che Africa, Asia e Sud America insieme potrebbero risparmiare più di 100 miliardi di dollari (91,55 miliardi di euro) di importazioni, migliorando la loro bilancia commerciale, introducendo politiche per promuovere l’adozione di veicoli elettrici.
Carbon Tracker raccomanda ai governi di quelle regioni di accelerare verso il cambiamento, introducendo limiti di emissioni più severi, limitando le importazioni di auto usate a veicoli relativamente nuovi, rimuovendo le tasse sui veicoli elettrici e promuovendo la produzione locale di auto elettriche.