Quali sono le auto più belle e più brutte? Ce lo dice la scienza
Si dice che non è bello ciò che è bello, ma è bello ciò che piace. Per molti versi è vero, tuttavia anche una qualità soggettiva come la bellezza può rispondere a criteri oggettivi, quasi scientifici. Una ricerca di Vanarama ha provato a utilizzare la scienza per stabilire quali siano le auto più belle e quelle più brutte in base a criteri scientifici. Lo studio ha preso in considerazione non le auto considerate universalmente belle, come le Ferrari o le Aston Martin, ma modelli più comuni, utilizzati dagli automobilisti tutti i giorni per i loro spostamenti.
Vanarama ha analizzato i 50 modelli più venduti nel Regno Unito, osservando criteri oggettivi come la lunghezza e il passo, nonché caratteristiche chiave del design come il posizionamento dei loghi e delle luci. “In base ai principi della sezione aurea, è in base a queste caratteristiche che l’occhio umano percepisce la bellezza degli oggetti”, chiarisce Vanarama. Ogni vettura è stata valutata in base a due fattori chiave: le sue dimensioni complessive e le proporzioni visive. Il punteggio massimo per ogni fattore è 50, con punteggi più alti assegnati ai modelli che sono più vicini al rapporto aureo. I due punteggi sono stati combinati per ciascuna vettura per dare un punteggio complessivo in cui 100 rappresentava il valore massimo: più alto è il punteggio più le auto sono belle in base al rapporto aureo.
Le più belle
Con 83 punti su 100, l’auto comune più bella secondo la matematica è l’Audi A3. La compatta dei quattro anelli ha ottenuto un ottimo punteggio sulle prestazioni visive (47 su 50). Questo punteggio viene calcolato analizzando le proporzioni come fa l’occhio umano, in base al posizionamento dei loghi e dei gruppi ottici in relazione all’altezza e alla larghezza di ciascuna vettura.
Nonostante la Nissan Qashqai abbia ottenuto il miglior punteggio visivo (50 su 50), nell’analisi delle sue dimensioni effettive ha ottenuto solo 19 punti. In questo senso i SUV sembrano penalizzati, visto che l’unico modello a ruote alte ad apparire nella top 10 è la Opel Mokka (che in Gran Bretagna è marchiata Vauxhall), terza classificata. Sul secondo gradino del podio si piazza invece la Volkswagen Golf, con un punteggio complessivo di 80.
Le più brutte
La piccola citycar Kia Picanto è al contrario la vettura più brutta, con soli 7 punti su 100 per la sua lontananza dal rapporto aureo. Appena dietro la Citroen C1, con un punteggio di 12, seguita da un altra Kia, la Sportage, con 15 punti. Sorprende trovare la Fiat 500 al quinto posto tra le auto peggiori dal punto di vista estetico, visto che è spesso è considerata come un ottimo esempio di design ben riuscito.
Vince la Germania
Le case tedesche dominano la classifica a livello di marchio, con l’Audi (77 punti) che sopravanza BMW (70) e Mercedes (67). Nonostante sia considerato un marchio che punta alla concretezza e meno allo stile, Skoda si aggiudica il quarto posto con 62 punti, superando marchi che invece puntano molto sul design come Range Rover o Mini.
In fondo alla classifica si posiziona Kia, con un punteggio medio di 11 su 100. Penultima Land Rover (18) e Fiat (22). Marchi comunque molto popolari dal punto di vista delle vendite, che quindi non sono penalizzati da una “bruttezza oggettiva”.
Le berline sono belle, le citycar no
I SUV sono la tipologia di auto preferite dai clienti attualmente, eppure dal punto di vista matematico è più facile che un SUV sia più brutto di una berlina. Sono proprio queste ultime le auto più belle secondo il rapporto aureo con 66 punti su 100, mentre i SUV raggiungono solo 46 punti su 100, piazzandosi dietro anche hatchback di segmento C e B.
Le citycar ultracompatte sono invece le più brutte secondo la ricerca di Vanarama, con soli 26 punti di media. Piuttosto male anche station wagon e monovolume, segmenti effettivamente penalizzati anche dalle scelte dei clienti.