Radford Type 62-2, fino a 600 CV con la firma di Button
Se non avete mai sentito parlare della Radford, non fatevene una colpa. Il costruttore inglese era sparito dai radar dalla fine degli anni Sessanta. L’azienda iniziò la sua avventura nel 1948 in Inghilterra, progettando diversi modelli personalizzati sulla base di Bentley, Rolls-Royce e Mini.
Il marchio rinasce ai giorni nostri in California, per merito di diverse persone tra cui il campione di Formula 1 Jenson Button, il presentatore TV e costruttore di auto Ant Anstead, il designer Mark Stubb e l’avvocato Roger Behle. Insieme hanno avviato una collaborazione con Lotus.
Il primo risultato della storia moderna della Radford è la Type 62-2, vettura sportiva basata su una Lotus Evora che omaggia la Lotus Type 62 da corsa del 1969.
Anima Lotus, cuore Toyota
Il telaio della Type 62-2 conserva quello in alluminio derivato dalla Lotus ma aggiunge una struttura posteriore per aumentarne la rigidità. Le sospensioni sono costituite da molle elicoidali con ammortizzatori regolabili in quattro direzioni per una maneggevolezza da auto da corsa. La frenata è affidata a pinze a quattro pistoncini AP Racing su dischi in acciaio o carboceramici come optional.
Il motore centrale-posteriore è lo stesso V6 3,5 litri turbo Toyota che si trova sulla Lotus Emira. Questo eroga 430 CV nella variante “Classic”, 500 CV nella “Gold Leaf” grazie a una serie di modifiche e fino a 600 CV nella versione “JPS” che verrà svelata in futuro.
La configurazione base prevede un cambio manuale a 6 marce che trasferisce la potenza all’asse posteriore, mentre i modelli più potenti saranno equipaggiati con una trasmissione a doppia frizione a 7 rapporti e un differenziale a slittamento limitato.
Jenson Button la descrive come una vettura lussuosa, confortevole e fantastica da guidare.
La carrozzeria in fibra di carbonio della Type 62-2 è stata disegnata da Mark Stubb: contribuisce a mantenere il peso limitato a circa 1000 kg. Il designer ha fatto un ottimo lavoro nel mischiare linee retrò della vettura originale (come per esempio lo spoiler ducktail) con tocchi moderni, per esempio i fari a LED.
La livrea rossa e bianca della versione “Gold Leaf” ricorda la Lotus Type 48B guidata nel 1968 da Graham Hill. La futura “JPS” probabilmente avrà un vestito nero e oro, come la livrea della Lotus Type 72D di F1, portata in pista da Emerson Fittipaldi nella stagione 1972.
La Radford non ha ancora mostrato immagini degli interni, ma ha rilasciato qualche informazione. La plancia avrà un quadro strumenti digitale da 6”, mentre il sistema di infotainment con impianto audio a cinque altoparlanti supporterà il wi-fi e il Bluetooth.
La due posti sarà prodotta in soli 62 esemplari. La produzione inizierà entro la fine dell’anno in California con le prime consegne previste all’inizio del 2022.