RC Auto, rincari folli tra agosto e settembre e non c’è luce in fondo al tunnel: decine di migliaia di automobilisti in crisi pronti a scelte drastiche
Brutta botta per gli automobilisti: i rincari dell’RC Auto mettono davvero alle strette, il rischio è dover fare scelte drastiche.
Per chi stava in vacanza, una delle ahinoi classiche brutte sorprese al rientro nella vita normale. Per chi in vacanza non c’è andato, è rimasto nel tunnel di una crisi dove non si vede luce. L’unica buona notizia riguardante l’RC Auto, è una voce risarcibile, a prescindere dalla prova dell’effettivo pagamento.
Lo ha confermato direttamente la Corte di Cassazione con la sentenza n. 5120/2023, che crea un altro precedente e che conferma lo status quo. L’intervento del legistatore riguardava un’azione di risarcimento danni da circolazione stradale, patito da un automobilista al proprio veicolo, dopo un incidente.
Nel particolare, due sono state le motivazioni favorevoli all’automobilista che aveva partito un incidente stradale: in primis perché “il valore della causa – si legge nella sentenza – ai fini del contributo unificato ha finalità esclusivamente fiscali senza spiegare alcun altro effetto”. Per questo non era giustificabile la compensazione delle spese.
La seconda motivazione va inquadrata nella mancata condanna dell’assicurazione al pagamento dell’intero danno e, quindi, comprensivo dell’Iva stimata necessaria per le riparazioni. Anche in questo caso la Cassazione si esprime così al riguardo. “Il costo necessario per provvedere alle riparazioni del veicolo danneggiato è necessariamente comprensivo dell’Iva che il riparatore è tenuto per legge ad addebitare al soggetto committente”. Stop alle buone notizie.
Un vespaio di polemiche
L’impennata dei costi delle assicurazioni non si ferma, sta raggiungendo cifre sempre più preoccupanti. È quanto si evince da un report dell’Ivass, l’autorità amministrativa indipendente che esercita la vigilanza sul mercato assicurativo italiano, che ovviamente ha prodotto un vespaio di polemiche
Ebbene, il prezzo medio per la RC ha superato i 400 euro e viaggia verso i 600. Si parla di un aumento del 7,4%. È il trend a preoccupare di più visto che da mesi si sta assistendo a un incremento su incremento. Ma perché?
La stangata
La risposta arriva sempre dall’Ivass, secondo cui continua da un lato a diminuire le misure di contenimento necessario per porre un freno ai rincari, dall’altro si elevano le incidentalità sulle strade, principale voce dei rialzi di prezzo. Da qui la stangata denunciata dal Codacons inquadrata nella spaventosa cifra di oltre oltre 2 miliardi di euro in caso agli automobilisti italiani. Non tutti, però.
Il fenomeno dei rincari della RC auto. L’impennata dei costi è globale ma c’è differenza tra regione e regione. Tanto per fare un esempio: la differenza di costo tra Napoli e Aosta, per esempio, ha raggiunto i 270 euro. Nel capuologo di regione campano siamo arrivati a 598. “Una situazione insostenibile” per il Codacons, non solo ovviamente per il fenomeno Napoli o per il sud, dove si registrano i rincari più alti, ma per una situazione per la quale viene invocato l’intervento dell’Antitrust.