Revisioni auto Italia, così è troppo facile: lo supera il 98% I Dubbi e sospetti: la UE ora indaga, vuol vederci chiaro
L’Unione Europea sta indagando contro l’Italia per far chiarezza su quello che a loro dire sarebbero revisioni troppo facili. Il 98% delle auto vengono promosse e adesso chi di dovere, vuole vederci chiaro.
Ogni automobile deve essere sottoposta a regolare revisione come stabilito dalla legge, in modo da essere sempre considerata a norma. Ci sono tutta una serie di controlli che l’ispettore autorizzato deve verificare per poter decidere se l’auto è idonea o meno alla messa in strada.
La procedura burocratica è notevole e le regole da rispettare sono molto rigide. Infatti, nel momento in cui non si passasse la revisione, l’autovettura non potrà più circolare finché tutti i problemi riscontrati non vengano sistemati come richiesto.
In un recente controllo, dall’Unione Europea però fanno sapere che in Italia ci potrebbero essere casi di “revisione facile“, quindi chi di dovere ha aperto un’indagine a tal proposito. Ecco che cosa rischia il nostro paese.
Revisioni auto in Italia
Il problema che viene contestato dall’Unione Europea riguardano le percentuali di auto che superano la revisione rispetto all’età media dei veicoli. Se da noi pare che il 98% delle auto superi i controlli, negli altri Stati aderenti, pare che la percentuale sia solo del 70%. Secondo loro è il nostro sistema che potrebbe avere problemi, in quanto ci sarebbe in molti casi vari conflitti d’interesse. L’ispettore, secondo la direttiva 2014/45 UE prevede che il suo operato debba essere indipendente e libero di agire.
Dalla denuncia riportata, pare invece che i centri di controllo per le revisioni autorizzate siano oltre 9000 in Italia, oltre a lamentare il fatto che il numero degli enti sia troppo elevato, il problema sorge perché molti di questi centri sono autofficine, dove i meccanici stessi, secondo quanto riportano nella loro denuncia, riparerebbero l’auto prima per poi far passare la revisione dopo. A detta loro quindi, il conflitto d’interesse sarebbe più che palese, visto che in alcuni casi l’ispettore sarebbe anche il titolare del centro privato.
La risposta a questa indagine
Come dicevamo quindi, dall’Unione Europea fanno sapere di aver aperto un’indagine contro l’Italia, in quanto a detta loro il 98% dei veicoli nel nostro paese supererebbe la revisione senza problemi. Per questo, chi di dovere vuole vederci chiaro, soprattutto sul ruolo dell’ispettore.
L’europarlamentare Carruth Sylvester della Commissione europea ha rivelato che l’istituzione è pronta a far chiarezza su questa situazione, approfondendo la questione, con le relative indagini. L’Italia ha tempo 10 settimane per chiarire la propria situazione, per non incorrere nella procedura d’infrazione, prevista dal caso. Attendiamo quindi ulteriori sviluppi in merito.