Riciclare le vecchie batterie della Nissan Leaf con i batteri. Oggi si può!!
Alcuni ricercatori dell’Università di Edimburgo stanno studiando un metodo per recuperare il contenuto metallico delle batterie delle auto attraverso l’utilizzo di batteri bioingegnerizzati. Si tratta di un metodo che prevede la trasformazione delle batterie ormai esaurite della Nissan Leaf in un “percolato” – niente di meno che un impasto liquido pe batterie, detta in parole semplici – e l’unione di questo impasto con alcuni microbi.
Il metodo non è descritto dettagliatamente, l’unica cosa che si evince è che i batteri che vengono utilizzati sono prima selezionati e progettati specificatamente per questo processo. Il tutto avviene all’interno di un bioreattore ma nella pratica non si sa davvero come avvenga tutto questo. In pratica i batteri espellono il contenuto metallico del percolato della batteria sotto forma di limo e quindi così possono essere isolati per l’utilizzo in qualunque applicazione possa essere necessaria.
Con ogni probabilità, il bioprocesso fa sì che vengano prodotti limi di cobalto, manganese, nichel e litio, e l’obiettivo della ricerca è proprio quello di raggiungere un livello che possa essere utilizzato per elaborare tantissime batterie. Unico dettaglio non da poco che però non è stato preso in considerazione, almeno per il momento – è la questione della scalabilità dei costi.
Ad ogni modo si tratta indubbiamente di una ricerca molto interessante, che riesce a dimostrare come in realtà siamo ancora lontani ma soprattutto ci troviamo alla punta dell’iceberg quando si tratta della creazione di una catena di fornitura sostenibile di veicoli elettrici. Questo processo nella bioingegneria non è nuovo. Esistono infatti delle ricerche simili che studiano ed esaminano le molteplici funzionalità dei batteri, anche per affrontare il problema delle microplastiche e dei PFAS.
Può quindi essere questa la svolta ma soprattutto la soluzione definitiva per il riciclaggio delle batterie? Nessuno ha la sfera di cristallo, ma a differenza dell’estrazione dal nulla delle molecole di carbonio, il riciclaggio delle batterie sembra molto più plausibile. Ma soprattutto potrebbe essere più vantaggioso in termini di costi.
Il grande problema ai giorni d’oggi riguardo il riciclaggio delle batterie dei veicoli elettrici viene sottolineato dal fatto che Toyota abbia da poco firmato un accordo con Redwood Materials perché questi ultimi si impegnino in un ciclo di vita delle batterie più circolare, rendendo l’ecosistema delle batterie una priorità.