Rivive la Williams campione del mondo in F1 nel 1980
Sono poche le realtà a cui è capitato di restaurare restaurare un’auto che ha vinto il titolo mondiale di Formula 1. L’inglese Fifteen Eleven Design è una di queste, visto che è stata scelta per rimettere in sesto la Williams FW07/04 che Alan Jones portò al successo nel campionato del 1980. Dalla sua sede di Bakewell, nel Derbyshire, la Fifteen Eleven ha restaurato profondamente la vettura da corsa, dopo averla ricevuta dall’Arabia Saudita.
La Williams FW07/04 venne usata per la prima volta dall’australiano Alan Jones nel 1979 e sarebbe diventata poi il veicolo che l’avrebbe portato a conquistare il mondiale piloti e quello costruttori per la Williams. La prima pole e la prima vittoria arrivarono a gennaio, nel GP di Argentina, che mise le basi per la stagione trionfale del 1980.
Il team della Fifteen Eleven si è recato in Arabia Saudita, dove risiede il proprietario, per valutare il lavoro necessario. Da qui, gli esperti inglesi hanno spogliato la vettura fino al telaio monoscocca in alluminio, in modo da permettere il trasporto fino nel Regno Unito.
Il meticoloso processo di restauro si è avvalso anche di scansioni 3D e modellazione per garantire una fedele riproduzione delle parti non più disponibili. Tutti i componenti sono stati smontati e poi rimontati, dai cablaggi fino all’iconico volante in pelle verde. Un nuovo V8 Cosworth da 3 litri è stato realizzato da Geoff Richardson Racing Engines, mentre la trasmissione ha subito una revisione completa da parte degli specialisti di Mark Bailey Racing.
Per riportare questa leggenda della Formula 1 ai suoi antichi splendori sono state necessarie più di mille ore di lavoro, per un totale di otto settimane. Un’impresa che ha reso omaggio alla memoria di Sir Frank Williams, tristemente scomparso lo scorso mese di novembre.
A quel punto la monoposto è tornata a Jeddah dov’è stata la prima Formula 1 a provare il nuovissimo circuito utilizzato come penultimo round del campionato mondiale di F1 del 2021. Per l’occasione è stata guidata da leggende come David Coulthard, Emerson Fittipaldi e Demon Hill ed è apparsa anche in un documentario di Sky Sport.