Robotaxi autonomi, è la volta della strana creatura di Rimac
Rimac, l’azienda che si è fatta conoscere a livello mondiale per la sua hypercar Nevera, si dice pronta ad avventurarsi in un nuovo mercato finora poco esplorato. La casa automobilistica si sta infatti espandendo nella mobilità di massa con l’iniziativa Project 3 Mobility.
Rimac farà debuttare un robotaxi autonomo all’inizio di quest’anno come prototipo pilota, con operazioni commerciali previste per il 2026. Sebbene i dettagli specifici sul progetto siano limitati, Autocar ha specificato come Rimac abbia confermato che lo sviluppo del robotaxi sia sostenuto, in parte, da Kia. Il fondatore e CEO Mate Rimac ha dichiarato che la propria società desidera cambiare la la vita di più persone fornendo un trasporto urbano accessibile ed ecologico e, evidentemente, questo particolare progetto sembra essere parte integrante del suo ecosistema.
Secondo quanto riferito, inoltre, il veicolo sarà in grado di funzionare senza l’intervento umano.
Ricordiamo anche che, come già annunciato dal suo fondatore, il piano globale di Rimac prevede lo sviluppo di infrastrutture di supporto come caricabatterie, centri di stoccaggio e parcheggi. Mate Rimac descrive il robotaxi come “un’auto, ma di tipo completamente diverso”.
L’approccio discreto di Rimac alla presentazione del robotaxi deriva da una strategia deliberata per evitare di “sottoperformare“: Project 3 opera come marchio autonomo all’interno del portafoglio del Gruppo Rimac, distinto sia dal costruttore di supercar ad alte prestazioni che da Bugatti.