Stati Uniti, dal 2022 una serie dedicata ai Dragster elettrici
Il mondo delle corse ha da tempo lasciato spazio anche all’elettrificazione. La Formula E ne è forse l’esempio più lampante, ma indubbiamente la tecnologia che domina la Formula 1 non può fare a meno della componente elettrica. E dall’anno prossimo le vetture che solcheranno le speciali del mondiale Rally saranno ibride.
Questo a livello globale, a livello “locale” elettrico e motorsport non sembrano ancora così in sintonia, soprattutto negli Stati Uniti. Almeno sino a questo momento, perché dal prossimo anno le cose cambieranno.
Dragster elettrici
La National Hot Rod Association, nota anche come NHRA, ha affermato che le auto elettriche gareggeranno in tutte e sette le divisioni della Summit Racing Series. Il titolo deriva da quello dello sponsor principale, mentre all’atto pratico si tratta di uno dei più importanti campionati di gare di accelerazione nordamericani. Proprio quello in cui partecipano i dragster (divisi per classi e categorie).
Un “evento” nel rumoroso mondo delle gare di accelerazione, che segna una svolta importante. Non spariscono ovviamente i dragster tradizionali, ma la nuova categoria si andrà ad aggiungere. Sebbene la serie elettrificata sia nuova, l’idea è stata discussa con i prinicipali player di settore negli ultimi quattro anni.
In realtà quello delle auto elettriche in questo genere di corse non è una prima assoluta, ma di fatto è la prima volta che viene istituito un campionato a loro dedicato in veste ufficiale. Nel 2020, ad esempio, Steve Huff è diventato il primo pilota a “chiudere” il quarto di miglio ad una velocità di 200 mph (322 km/h) in un dragster elettrico, con il tempo di 7,52 secondi.
L’obbiettivo degli organizzatori è quello di attirare nuove case automobilistiche, dato che quasi tutti i grandi costruttori hanno almeno un veicolo elettrico “sportivo” (o presunto tale) all’interno della propria gamma.