Stellantis, obiettivi europei di CO2 raggiunti senza acquistare crediti
Stellantis ha annunciato di auspicare di raggiungere i propri obiettivi europei di emissioni di CO2 quest’anno senza crediti ambientali acquistati da Tesla. Ad affermarlo è Carlos Tavares durante una recente intervista al settimanale francese Le Point.
“Con la tecnologia elettrica che PSA ha portato a Stellantis, soddisferemo le normative sulle emissioni di anidride carbonica già quest’anno“, ha dichiarato Tavares. Ha poi aggiunto che “non avremo bisogno di appellarci ai crediti di CO2 e FCA non dovrà fare un pool con Tesla o altri“.
Stellantis e Tesla, un affare milionario
Ricordiamo con questa occasione che Tesla guadagna crediti per il raggiungimento e il superamento degli obbiettivi in tema di emissioni e risparmio di carburante, che vende poi alle altre case automobilistiche che non sono all’altezza di tali standard, alimentando una delle principali voci del suo conto economico.
Tesla continua infatti a generare miliardi di dollari di entrate dalla vendita di crediti di emissioni. Durante il solo primo trimestre, per esempio, le entrate dei crediti di Tesla sono aumentate del 46 per cento a 518 milioni di dollari. Ovvero, molto più del reddito netto della società, pari a 438 milioni di dollari. Nel 2020, Tesla ha affermato di aver registrato 1,6 miliardi di dollari in tali entrate.
Quali implicazioni per le due società
In tal senso, un portavoce di Stellantis ha dichiarato che la società sta discutendo con Tesla sulle implicazioni finanziarie della decisione di interrompere l’accordo di pooling.
“Come risultato della combinazione di PSA e FCA, Stellantis sarà in grado di raggiungere gli obiettivi di CO2 in Europa per il 2021 senza accordi aperti di pooling di autovetture con altre case automobilistiche“, ha confermato il portavoce.
Rammentiamo come le vendite di Tesla di crediti ambientali alle case automobilistiche rivali l’abbiano aiutata ad annunciare un fatturato del primo trimestre leggermente migliore del previsto, e come il prossimo inasprimento dei regolamenti europei sarà presto oggetto di proposte da parte della Commissione europea. L’obiettivo del 2030 potrebbe essere abbassato a meno di 43 g/km.