Tesla accusata di censurare le richieste di assistenza per l’autonomia
Tesla è uno dei marchi automobilistici più chiacchierati. La casa americana sta vivendo un boom di vendite, tanto che la Tesla Model Y è diventata l’auto più venduta in Europa nei primi 6 mesi del 2023. Ma, parafrasando il detto, a grandi numeri derivano grandi responsabilità. E continuano così a rincorrersi le voci secondo le quali Tesla non sarebbe un esempio limpidissimo nella gestione dei reclami dei clienti.
Qualche mese fa avevamo raccontato dell’accusa di voler gestire le segnalazioni dei clienti solo verbalmente– Ora a finire sotto accusa è l’autonomia di Tesla, che sarebbe parecchio inferiore a quella dichiarata. Secondo un’indagine di Reuters, i dipendenti Tesla sarebbero infatti stati incaricati di reprimere qualsiasi tipo di protesta riguardante la scarsa autonomia delle vetture, non consentendo ai clienti di portare i loro veicoli in assistenza.
Il caso Ponsin
L’agenzia di stampa riporta il caso di Alexandre Ponsin, che con la sua Model 3 del 2021 è partito per un viaggio con la famiglia. Il modello dichiara un’autonomia di circa 560 km, ma Ponsin si è presto reso conto che riusciva a percorrere solo la metà di quella strada. In particolare al freddo l’autonomia era particolarmente bassa, tanto da convincersi che ci fosse un problema alla batteria.
Il cliente ha quindi contattato Tesla per prenotare un controllo. In base a quanto dichiarato a Reuters, Tesla ha risposto con due messaggi di testo. Il primo diceva che la “diagnostica remota” mostrava che la batteria non aveva problemi. Il secondo messaggio diceva semplicemente di voler cancellare il controllo. Quel che Ponsin non sapeva è che Tesla avrebbe un “Diversion Team” a Las Vegas con il compito di rifiutare il servizio a chiunque fosse preoccupato per problemi sull’autonomia dell’auto.
Perché Tesla rifiuta un controllo sull’autonomia?
L’autonomia di un’auto elettrica dipende da molti fattori, come lo stile di guida, la quantità di funzioni che vengono utilizzate, la temperatura esterna. Quindi determinare un valore esatto è molto difficile e Tesla afferma che i centri di assistenza erano costantemente inondati dalle richieste di clienti preoccupati. Probabilmente nella maggior parte dei casi in effetti queste vetture funzionano alla perfezione. Ciò che lascia perplessi è però il modo in cui Tesla tratta i propri clienti.
Infatti, Tesla non sembra la casa automobilistica più comprensiva verso le problematiche sollevate dalla clientela. Diversi rapporti affermano che i dipendenti Tesla sono incentivati a chiudere il maggior numero di casi possibile senza fornire un effettivo aiuto. Reuters afferma che alcuni dipendenti avrebbero messo i loro telefoni in vivavoce, quindi disattivato il microfono e suonato uno xilofono per segnalare una nuova richiesta di assistenza cancellata senza servizio. I manager direbbero ai dipendenti che l’annullamento di questi appuntamenti fa risparmiare a Tesla 1.000 dollari per ogni cliente.