Tesla avrebbe chiesto di trattare i reclami solo verbalmente
Verba volant, scripta manent. Le parole volano, gli scritti rimangono. Un detto che sembrerebbe adattarsi a Tesla, se quanto riportato da Handelsbaltt dovesse rivelarsi vero. Un dipendente di Tesla ha infatti rivelato al media tedesco che l’azienda americana avrebbe invitato a trattare i reclami dei clienti solo in via orale, evitando per quanto possibile un rapporto scritto.
Handelsbaltt afferma di aver ricevuto circa 100 gigabyte da una fonte interna a Tesla, vale a dire oltre 23.000 file tra PDF, fogli di calcolo e e-mail. Questi documenti, che interesserebbero sia dipendenti che clienti, riguarderebbero migliaia di reclami destinati a Tesla su veicoli che accelerano da soli, rapporti sugli incidenti e segnalazioni di frenate d’emergenza causate da avvisi di collisione difettosi.
In base a quanto riferito, i file includono anche una parte della politica di Tesla che imporrebbe ai dipendenti di comunicare solo verbalmente con i clienti sui dettagli dei loro reclami, istruendoli a non allegare rapporti scritti via mail né lasciare dettagli nei messaggi vocali. “Non hanno mai inviato mail, tutto era sempre verbale”, ha confermato al giornale tedesco un medico californiano che ha denunciato un incidente nel 2021, sostenendo che l’auto ha accelerato da sola fino a schiantarsi contro alcuni pilastri di cemento.
Ai dipendenti sarebbe stato detto di contrassegnare recensioni e reclami come “solo per uso interno” e di dialogare con i clienti solo verbalmente. “I dati dipingono l’immagine di un pioniere delle auto elettriche che sembra avere problemi tecnologici molto maggiori di quanto precedentemente noto”, ha scritto Sebastian Metthes, caporedattore di Handelsblatt. Tesla per il momento non ha risposto a richieste di commento, ma ha esortato il giornale a cancellare il dati “rubati”, minacciando un azione legale contro il media e il presunto “ex dipendente scontento” responsabile della fuga di notizie.