Tesla ti farà causa se rivendi il tuo Cybertruck
La stiamo aspettando con trepidazione, e l’alone di mistero si sta progressivamente sciogliendo con l’incedere dei giorni. Ormai l’hype è altissimo, ma alla fine di questo mese – oseremmo dire finalmente – sarà svelato il Tesla Cybertruck. Per grazia concessa, diciamocelo. Nel frattempo si scopre che a ottobre scorso si è tenuta un’asta al Petersen Museum di Los Angels, dove uno dei primi modelli di Cybertruck è stato venduto per la bellezza di 400mila dollari.
A questo punto chi ha la prenotazione anticipata per il nascituro di casa Tesla può sperare di poter rivendere il suo modello a un prezzone da paura… niente di più sbagliato! Tesla ha tarpato subito le ali di chi non sta facendo i conti con l’oste.
E lo ha fatto con una postilla contrattuale che sicuramente non lascia spazio ad alcun dubbio: “Carissimo acquirente, non puoi rivendere il tuo Cybertruck prima che sia trascorso un anno”, bacchetta Tesla a suon di condizioni legali. La pena è una bella multa da 50 mila dollari. Se siete tra i primi clienti del Cybertruck e ci avevevate fatto un pensierino, è meglio che leggiate bene il contratto di vendita nella sezione “No rivenditori”, che di solito impedisce ai concessionari di acquistare Tesla in blocco per rivenderle. Alla voce “Solo per Cybertruck” si legge:
“Comprendi e riconosci che il Cybertruck verrà inizialmente rilasciato in quantità limitata. L’utente accetta di non vendere o tentare in altro modo di vendere il Veicolo entro il primo anno successivo alla data di consegna dello stesso. Nonostante quanto sopra, se sei costretto a vendere il Veicolo entro il primo anno successivo alla data di consegna per qualsiasi motivo imprevisto, e Tesla accetta che il motivo giustifica un’eccezione alla sua politica anti-rivenditore, accetti di informare Tesla per iscritto e di concedere a Tesla un tempo ragionevole di acquistare il Veicolo dall’utente a sua esclusiva discrezione e al prezzo di acquisto indicato nel Listino prezzi finali meno $ 0,25 ogni miglio percorso, in considerazione dell’usura e del costo per riparare il Veicolo secondo gli standard estetici e meccanici dei veicoli usati di Tesla. Se Tesla rifiuta di acquistare il Veicolo, l’utente potrà rivendere il Veicolo a terzi solo dopo aver ricevuto il consenso scritto da Tesla. L’utente accetta che, nel caso in cui l’utente violi questa disposizione, o Tesla abbia ragione di ritenere che l’utente stia per violare tale disposizione, Tesla potrà richiedere un provvedimento ingiuntivo per impedire il trasferimento della proprietà del Veicolo o richiedervi una liquidazione dei danni per un importo di $ 50.000. o il valore ricevuto come corrispettivo per la vendita o il trasferimento, a seconda di quale sia maggiore. Tesla potrebbe anche rifiutarsi di venderti eventuali veicoli futuri”.
Precedenti storici
Questa rigidità non giunge a caso. In passato anche modelli più popolari di Tesla sono stati acquistati e rivenduti poi a prezzi più alti del listino. Alcuni di questi primi modelli venivano magari acquistati dalle altre case automobilistiche presumibilmente per scopi di reverse engineering, permettendo così ai concorrenti di confrontare e decodificarne l’ingegneria. Questo aspetto riguarda sicuramente Cybertruck che presenta molti aspetti che si discostano dalla produzione automobilistica tradizionale (basti solo guardare la carrozzeria in acciaio inossidabile dall’importante spessore), fatto che attira i competitor.
Proprio per questo la politica di Tesla è così serrata, per regolamentare il rilascio di un modello e rendere il lancio meno caotico possibile (senza che tutti vi si accaniscano). E se questo può sembrare inapplicabile dal punto di vista legale, invece è del tutto comune nel mondo delle auto rare, non solo firmate Tesla. Il wrestler John Cena, per esempio, nel 2017 fu uno dei primi a ottenere una Ford GT, ma nel giro di pochi mesi rivendette l’auto, violando la clausola di contratto che vietava la rivendita per due anni. Ford ovviamente fece causa e il caso si risolse con le scuse ufficiali di Cena e con la devoluzione in beneficienza dei proventi.
Anche Ferrari non è da meno. Per acquistare le auto Ferrari in edizione limitata bisogna essere presenti su una lista di clienti noti. Ferrari può decidere chi sì e chi no, chi può comperare e chi no. Può anche addirittura impedire di personalizzare la propria auto: vero deus ex machina del destino della tua Ferrari rara!
Impopolare Tesla?
Tornando al Cybertruck, Tesla afferma che “saranno rilasciate inizialmente in quantità limita”, l’azienda sostiene infatti che attualmente ha una capacità produttiva di 125 mila veicoli all’anno. Anche se questa cifra sembra irrealistica, pare che Tesla stia promettendo di consegnare entro il prossimo anno i veicoli paventati.
Tornando alle clausole, indipendentemente dal fatto che possano essere comuni e ragionevoli, va anche detto che sono piuttosto impopolari. A nessuno piace la speculazione, ma è anche vero che a nessuno piace sentirsi dire cosa fare non fare con la propria auto. Staremo a vedere.