Tesla verrà usata da Musk per comprare Twitter?
Il CEO di Tesla, Elon Musk, ha preannunciato un’offerta che gli permetterà di rilevare Twitter e, forse, allontanarla dai mercati regolamentati. Anche se Musk sembra poi esser stato più prudente su tale eventualità, non sfugge che l’iniziativa potrebbe erodere circa un sesto del suo patrimonio da oltre 200 miliardi di euro. Patrimonio che, tuttavia, è principalmente legato alla partecipazione di Musk in Tesla, la casa automobilistica elettrica che ha co-fondato e che ha aumentato il suo valore negli ultimi due anni, tanto da condurre il manager in cima al Bloomberg Billionaires Index.
L’acquisto non è semplice, ma Musk ha diverse vie di finanziamento. E una di queste è la vendita delle sue azioni Tesla a titolo definitivo. Un’altra è quella di prendere in prestito per mettere in scena un leveraged buyout, possibilmente con partner esterni.
Se fosse il primo scenario a manifestarsi, allora significa che Musk dovrebbe finanziare l’acquisto di Twitter con la vendita di circa 36,5 milioni di azioni Tesla, o più di un quinto della sua partecipazione attuale. Una tale uscita potrebbe rischiare di far scivolare il prezzo delle azioni dell’azienda, per non parlare delle potenziali domande sull’impegno, finanziario e non, del suo amministratore delegato.
Un’altra soluzione è quella di prendere un prestito usando le azioni Tesla come pegno. Ma Musk ha già il 52% delle azioni Tesla in pegno al 30 giugno, secondo il più recente dossier della società. Il massimo che può essere preso in prestito contro le azioni in pegno è il 25% del loro valore, secondo una politica di Tesla.
Musk nel dicembre 2019 aveva poi comunicato di aver dato in pegno anche alcune delle sue azioni in SpaceX. Rimane dunque da comprendere quanto altro margine ci sia per il conseguimento di un simile progetto finanziario.