Toyota, la produzione crolla a causa dei problemi di approvvigionamento
La produzione globale di Toyota è diminuita di oltre un terzo, nel mese di settembre, rispetto a quanto il colosso asiatico fu in grado di fare nello stesso periodo di un anno fa. Anche Toyota subisce infatti i gravi effetti negativi delle interruzioni nella catena di approvvigionamento dei semiconduttori e di altri componenti essenziali dell’automotive, che tanto stanno pensando sulle case automobilistiche giapponesi.
E così, la casa automobilistica ha annunciato di aver prodotto 512.765 veicoli nel mese di settembre, in calo dalle 841.915 unità di un anno prima. Le vendite globali sono scese del 16% nel mese, per il primo calo anno su anno da 13 mesi a questa parte.
I tagli di produzione non sono comunque giunti inattesi e, anzi, sono coerenti con l’annuncio di agosto, secondo cui Toyota avrebbe ridotto la produzione di settembre di circa il 40 per cento, o 360.000 veicoli, rispetto al piano originale.
Peraltro, si tenga anche conto come Toyota non è certo l’unica società a tagliare l’output. Nissan ha per esempio confermato che la sua produzione globale è scesa del 28% il mese scorso rispetto a un anno prima, mentre le vendite sono diminuite del 21%. In Honda la produzione mondiale è scesa invece del 30%, per il quarto mese consecutivo.
Ad ogni modo, le condizioni sembrano migliorare. Toyota sta infatti pianificando per novembre un livello di produzione in crescita rispetto allo stesso periodo del 2019 e del 2020.