Toyota non ha rinunciato al progetto di un’auto volante
La Toyota bZ4X costituisce il primo veicolo completamente elettrico della casa automobilistica giapponese. L’unica cosa che non può fare è, però, anche quella più immaginifica: volare. Certo, il fatto che sia a zero emissioni conta molto, ma più volte è stato ribadito come la famiglia Toyoda abbia avuto a lungo sogni di auto volanti, e come in realtà quel sogno non sia stato ancora accantonato.
Parlando ad Automotive News, James Woven, CEO della nuova Woven City di Toyota, il laboratorio ai piedi del Monte Fuji in Giappone e ancora in costruzione, ha espresso il suo entusiasmo per le auto volanti. Un sogno che potrebbe non essere così inverosimile.
“Guardavo molti programmi televisivi sulle auto volanti, e forse un giorno Woven City potrà diventare l’area che introduce la mobilità volante in Giappone e nel mondo“, ha detto. “È sempre stato un sogno della famiglia Toyoda quello di costruire un’auto volante”.
Secondo quanto riferito, Toyota sta già sperimentando i decolli e gli atterraggi verticali elettrici e ha persino investito in una startup giapponese di mobilità aerea chiamata SkyDrive. È proprio attraverso questa impresa che Toyota ha costruito un dispositivo volante che ha illuminato la torcia delle Olimpiadi di Tokyo. All’inizio del 2020, ha altresì annunciato un investimento di 394 milioni di dollari nella statunitense Joby Aviation.
Toyota non è comunque l’unica grande casa automobilistica che si diletta nello sviluppo di auto volanti. Hyundai e il gruppo Volkswagen stanno facendo lo stesso e la prima mira a rendere il concetto una realtà entro il 2030.
Naturalmente, è importante non immaginare le auto volanti come le protagoniste dei film di fantascienza quanto, piuttosto, come piccoli aerei a propulsione elettrica. In ogni caso, quanto basta per abbracciare con stupore il prossimo futuro.