Tutte le concept car presentate al Japan Mobility Show
Da qualche giorno l’attenzione del mondo automobilistico è puntata sul Giappone e sulla sua capitale Tokyo, dove sta andando in scena il Japan Mobility Show. Protagonisti ovviamente i costruttori giapponesi, che giocando in casa hanno mostrato al pubblico e agli addetti ai lavori una gran quantità di veicoli. La maggior parte sono concept car, alcune delle quali potremmo vedere in futuro sulle nostre strade. Vediamo quali sono state le più importanti show car presentate al Salone di Tokyo da ciascun costruttore, in rigoroso ordine alfabetico.
Daihatsu
La simpatica Daihatsu Vision Copen è una piccola roadster ispirata al coupé-cabriolet che per qualche anno è stata venduta anche in Italia. Rispetto al quella vettura, la concept car è più grande e arriva a dimensioni che, se prodotta in serie, la renderebbero una rivale della Mazda MX-5. La concept prevede un motore da 1,3 litri che può funzionare anche con carburanti a zero emissioni di carbonio e che manda la potenza all’asse posteriore come una vera auto sportiva.
Insieme alla Vision Copen. Sullo stand Daihatsu c’è anche il me:MO, un eccentrico veicolo modulare che può cambiare forma e design man mano che cambia la fase della vita del cliente.
Honda
Tra gli anni ‘70 e 2000, la Honda Prelude ha avuto grande successo. La buona notizia è che Honda non ha rinunciato alle coupé sportive. La Prelude Concept ha un aspetto accattivante ed elegante e dispone di una powertrain ibrido plug-in. Purtroppo non si conoscono le specifiche tecniche complete, né sono stati mostrati gli interni.
Honda ha anche presentato la Sustaina-C, una hatchback a tre porte realizzata in resina acrilica riciclata, insieme a CI-MEV e Pocket Concept
Lexus
Lexus ha presentato due show car. La prima è la LF-ZC (Lexus Future Zero-emission Catalyst) e ha un design esterno emozionante e difficilmente classificabile, basato sul linguaggio “Provocative Simplicity” del marchio. Ci sono elementi riconoscibili di altri modelli Lexus in produzione, come la preferenza per gli angoli acuti rispetto alle curve, ma la LF-ZC estremizza il tutto. L’interno ha un fondo piatto per aumentare la spaziosità e incorpora un quadro strumenti digitale più due piccoli schermi su entrambi i lati del volante. Un altro schermo si trova davanti al passeggero anteriore.
La LF-ZL (Lexus Future Zero-emission Luxury) è invece un lussuoso SUV che potrebbe diventare l’ammiraglia del marchio di lusso giapponese. Con una lunghezza di 5,3 metri, dovrebbe avere abbondante spazio a bordo. Come una Rols-Royce, la LF-ZL ha portiere incernierate all’indietro e la seconda fila in stile lounge offre un grande spazio per le gambe.
Mazda
Mazda non ha portato tantissime novità al Japan Mobility Show, ma la concept Iconic SP è abbastanza speciale da attirare l’attenzione sul marchio di Hiroshima. Si tratta di una vettura sportiva compatta, ispirata in parte alla leggendaria RX-7. La show car è alimentata da un propulsore elettrico a cui è collegato un motore rotativo a due rotori che funge da generatore ed è in grado di funzionare anche a carburanti alternativi come l’idrogeno. Il sistema produce 370 CV e, con un peso di 1.450 kg, è decisamente più leggera della maggior parte delle auto elettriche attuali. Sullo stand Mazda sono presenti anche le diverse generazioni della MX-5, tra cui anche l’ultimo restyling.
Mitsubishi
Tra i marchi giapponesi, Mitsubishi non è certamente il più diffuso in Italia. Tuttavia merita di essere conosciuto il concept D:X, un minivan pensato per il fuoristrada che potrebbe essere un’ottima base per una camperizzazione. È dotato di un propulsore ibrido plug-in, un’enorme superficie vetrata e un cofano trasparente che amplia la visuale del conducente.
Nissan
Sono cinque le concept car che Nissan ha portato al Japan Mobility Show, tutte accomuncate dalla parola Hyper. La più spettacolare p probabilmente la Hyper Force, che potrebbe rappresentare la futura Nissan GT-R dell’era elettrica. Ha una carrozzeria in fibra di carbonio che non sfigurerebbe in un prossimo episodio di Batman e batterie allo stato solido. Le altre Hyper della serie sono la Hyper Tourer, minivan pensato per gli spazi urbani, la Hyper Urban, crossover per la città, la Hyper Adventure, SUV pensato per il fuoristrada e le avventure, e l’oltraggioso crossover-coupé Hyper Punk.
Subaru
La concept Sport Mobility potrebbe essere concepita come una BRZ elettrica per il futuro, anche se non assomiglia davvero a nulla che Subaru abbia in gamma in questo momento. Se l’esterno colpisce e appare estremamente robusto (per un’auto sportiva), gli interni sono più convenzionali, con una postazione di guida che sembra essere pronta per la produzione. Come per la maggior parte delle concept presenti al Japan Mobility Show, anche Subaru non ha annunciato le specifiche tecniche della sua auto sportiva elettrica.
Suzuki
Tra le tante show car mostrate a Tokyo, quella che sembra pratiucamente pronta per la produzione è la Swift Concept, che anticipa la quarta generazione della city car molto apprezzata anche in Italia. Anche il crossover elettrico eVX non sembra così lontano dal poter essere prodotto in serie: Suzuki l’aveva già mostrato all’inizio dell’anno, ma in questa occasione ha svelato per la prima volta gli interni, che presentano un display widescreen e un volante dalla forma più vicina a un rettangolo che a un cerchio.
Toyota
Forse la vera star del salone giapponesem Toyota ha mostrato diverse concept elettriche. Le più vicine alla produzione sembrano essere la sportiva FT-Se e il SUV FT-3e. La FT-Se porta al debutto il reparto sportivo GR come marchio a sé stante. È il modello che trarrà maggiori benefici dalla tecnologia delle batterie leggere di prossima generazione di Toyota. L’auto ha un volante in stile cloche, sedili Recaro e una consolle centrale imbottita per proteggere le ginocchia del pilota quando si lancia in pista.
Per quanto riguarda la FT-3e, il SUV punta ancora di più sulla tecnologia. L’esterno utilizza display digitali, per esempio per informare il conducente sulla carica della batteria prima di entrare a bordo. Ha uno stile più audace rispetto alla bZ4X e l’abitacolo vanta un mix di materiali chiari e dall’aspetto naturale e schermi digitali in abbondanza.
Tra le altre presenze sullo stando sono state la concept Land Cruiser Se (un anteprima di una futura Land Cruiser elettrica), la concept EPU (pick up elettrico di medie dimensioni), Kayoibako (un furgone compatto estremamente modulare) e l’X-Van Gear (un robusto minivan).