Un motore da corsa turbo che eroga 410 CV alimentato a idrogeno
Si torna a parlare sempre più spesso di motori a idrogeno ad alte prestazioni e questa è la volta di AVL Racetech, divisione specializzata nel motorsport dell’azienda austriaca. L’azienda di Graz utilizza infatti un sistema di iniezione dell’acqua insieme al turbocompressore per moderare la combustione rendendola più sicura ma soprattutto facendole produrre una migliore energia.
Con questo nuovo progetto, AVL cerca di spazzare via la nomea dei motori idrogeno-combustione come unità a basse prestazioni oltre che a combustione magra (per via dell’alto rapporto aria/combustibile): non per niente infatti negli ultimi anni, le auto a idrogeno si sono focalizzate su motorizzazioni elettriche alimentate a fuel cell piuttosto che quelli a combustione diretta.
Grazie all’utilizzo dell’acqua PFI attraverso un sistema intelligente di iniezione, questa viene spinta nel motore, contrastando così l’accensione prematura e abbassando il rapporto aria-carburante rendendo la combustione a un livello stechiometrico.
Attraverso i test svolti, inoltre, il prototipo a quattro cilindri turbo da 2.0 litri ha sviluppato i valori massimi rispetto alle simulazioni precedenti. Con ben 410 CV a 6.500 giri al minuto, oltre a 500 Nm di coppia, entra automaticamente nella lista dei motori competitivi nelle classi moderne, avvicinandolo ancora una volta alla produzione.
Ellen Lohr, il Direttore del motorsport di AVL, ha affermato dopo i test: “I risultati ottenuti dal nostro motore da corsa H2 confermano che siamo in grado di fornire un pacchetto estremamente competitivo con questa tecnologia. L’obiettivo di AVL Racetech è condurre gli sport motoristici verso un futuro sostenibile. Con lo sviluppo del primo motore da corsa sviluppato con il nostro nome, abbiamo fatto un ulteriore passo avanti verso il raggiungimento di questa visione.”
AVL inoltre ritiene che un motore a idrogeno, oltre ad essere più pulito e a zero emissioni, riesca ad essere più economico per i team che intraprenderanno questa strada in quanto l’adattamento di un’auto a benzina sarebbe molto più veloce e semplice. In più, cosa non da poco per gli appassionati del motorsport “classico”, il sound rimarrebbe uguale: non perderebbe infatti uno dei capisaldi del motorsport tradizionale. A questo punto, non ci resta quindi che aspettare il prossimo passo dell’azienda austriaca…e cioè quello di testare il motore turbo H2 su un’auto vera e per di più in pista.