Un “museo” a cielo aperto allestito tra i boschi
Generalmente quando la vita di una macchina finisce va a finire in discarica, per poi essere smantellata. In alcuni casi alcuni pezzi delle auto delle discariche vengono venduti e infine di quello che rimane viene schiacciato. Ma Michael Frohlich, rivenditore di auto d’epoca e appassionato tedesco, ha scelto di realizzare l’Auto Skulpturenpark – in tedesco significa letteralmente “parco di sculture per auto” – una discarica allestita come un museo a cielo aperto in un bosco nei pressi di Dusseldorf.
Le auto si trovano lì e non a caso, sono infatti state posizionate e allestite con cura. Michael basa la sua opera su un concetto di fondo e cioè che “Non importa quale sia il valore di un oggetto o quanto ci siamo affezionati. La natura un giorno verrà a rivendicarla”. Inoltre pare che sia un omaggio al suo anno di nascita, Frohlich afferma infatti che nel bosco ci siano 50 auto del 1950. Ma come si può notare dalle foto, alcune auto sembrano molto più vecchie di così. Il parco auto comprende sia auto d’epoca rare sia auto piuttosto banali. I modelli più rari parcheggiati nel bosco pare siano una Jaguar e una Porsche. La Jaguar è la XK120 con il numero 218 sulle portiere – potrebbe essere dunque un’auto che arriva dalle competizioni, ma non si sa molto altro sul suo conto, dove abbia corso o altro.
Se non che le XK120 sono molto ricercate oggigiorno. All’asta infatti per aggiudicarsele si possono raggiungere somme a sei cifre, se in buone condizioni ovviamente. La Jaguar XK120 ha un motore a sei cilindri in linea da 3,4 litri ed è stata l’auto stradale più veloce del mondo, raggiungendo i 200,5 km/h nel 1945 e detenendo il record per ben sei anni. La XK120 però gareggiò anche e nel ’50 vincendo il Tourist Trophy e il Rally Alpino, classificandosi infine quinta nella prestigiosa Mille Miglia, oltre ad aver partecipato alla 24 Ore di Le Mans.
L’altro pezzo da novanta parcheggiata nel bosco tedesco è una Porsche 356 sempre del 1950. Anche se è ovviamente in stato di degrado e abbandono, essendo una delle prime 365 è molto rara e appetibile. Tanti i modelli che rendono abbastanza controversa questa collezione e piuttosto criticabile.
Ma non sono solo le condizioni ad essere criticabili. Lo sono anche alcune scelte piuttosto satiriche – vedi una vecchia Rolls-Royce con un busto del Re Carlo d’Inghilterra al suo interno. Inoltre, nel museo a cielo aperto è compreso anche un pezzo del muro di Berlino. Tornando alle auto, si notano anche una Mercedes-Benz degli anni ’30, una BMW 326 sempre degli anni ’30, un paio di Maggiolini Volkswagen e un po’ di iconiche auto francesi come la Citroen 2CV, la Traction Avant e una Renault 4CV.
Non ci sono solo auto europee, nel bosco ce ne sono alcune americane, come una Buick degli anni ’50 e una vecchia Jeep. Non si ferma qui la collezione di Michael Frohlich. Fanno parte infatti del museo a cielo aperto anche molte auto europee ormai estinte, come una Tatra 600, una IFA, un DWK e una Borgward. Ma soprattutto, oltre a queste auto ormai del tutto arrugginite, Michael ha anche una concessionaria a Dusseldorf, piena di classici rari oltre che iconici.