Una BMW M2 Coupé da record…e non è elettrica
Quando di mezzo c’è la parola tuning, si sa, praticamente non ci sono limiti. Esatto, praticamente. Purtroppo o per fortuna i limiti ci sono e quasi sempre sono dovuti dalle restrizioni per la sicurezza. Proprio parlando di tuning, in questo periodo la BMW M2 è stata presa d’assalto. Forse tutto questo clamore è dovuto dal fatto che la casa di Monaco stessa sta lavorando alla M2 CS, la versione più brutale della sportiva.
Generalmente sono i tedeschi che danno il meglio di sé, realizzando creazioni davvero speciali, ma questa volta sono stati superati dagli svizzeri. Dähler Competition infatti non si è lasciata intimidire realizzando una delle versioni più potenti sul mercato. Tra tutti, gli uomini di Dähler, sono stati probabilmente i più radicali e, anche se a prima occhiata non sembra, rispetto al modello di serie gli hanno apportato tantissime novità.
Ci sono per esempio nuovi ammortizzatori, nuove molle e nuove sospensioni, abbassando così l’altezza di 27 millimetri davanti e 25 nel posteriore. Ma non finisce qui. Infatti monta cerchi in lega rispettivamente da 19 e 20 pollici (offrendoli volendo anche da 21”) e pneumatici da 275/25ZR21 all’anteriore e 305/25ZR21 al posteriore. Come dicevamo prima, le modifiche esteriori invece sono minori, oltre allo spoiler anteriore – che se colorato dello stesso colore della carrozzeria può passare (più o meno) inosservato – c’è anche la fibra di carbonio con un rivestimento lucido. Nel posteriore si può dire invece che rimane intatta. Cambiano solo i terminali di scarico che sono rivestiti da uno strato di ceramica e hanno un diametro di 100 millimetri. Internamente alla vettura, invece, è stata inserita molta più fibra di carbonio per darle un tocco più lussuoso ma allo stesso tempo sportivo.
I veri cambiamenti però sono sotto al cofano
I 450 CV del motore originale sono stati di gran lunga surclassati dal potentissimo motore a sei cilindri TwinPower da 3,0 litri rielaborato. Soprattutto sono stati sostituiti due componenti fondamentali: il condotto di aspirazione, che in quella svizzera è in carbonio, e il filtro dell’aria, sostituito con uno sportivo. È stata revisionata anche la centralina ovviamente, aumentando la potenza della M2 fino a ben 552 CV, ben 100 in più rispetto all’originale. Anche la coppia è aumentata: la versione di Dähler infatti ha 660 Nm, rispetto ai 550 della M2 di serie.
Ma quindi, mancando un po’ prima che esca sul mercato la versione M2 CS, sarà sempre la versione degli svizzeri di Dähler a mantenere il record… o i tedeschi vorranno tenere in terra germanica il primato?