Volkswagen potrebbe spostare la produzione per mancanza di gas
La crisi ucraina e la conseguente difficoltà di approvvigionamento di gas naturale non si riflette soltanto sulle nostre bollette. A causa di queste problematiche infatti, Volkswagen sta prendendo in considerazione la possibilità di trasferire la produzione di auto dalla Germania nel momento in cui il problema del gas dovesse continuare anche nel 2023.
Questa drastica ipotesi, come riporta Bloomberg, è una delle tante in discussione in questi giorni a Wolfsburg e potrebbe portare al trasferimento della produzione di diversi modelli Volkswagen dai suoi stabilimenti tedeschi e dell’Europa orientale ad altri impianti in Belgio, Portogallo e Spagna.
Come altri costruttori europei, Volkswagen è molto coinvolta nella decisione della Russia di limitare le esportazioni di gas. La Russia infatti è la fonte principale del gas in Germania e recentemente ha chiuso il gasdotto Nord Stream 1. La chiusura doveva essere temporanea per permettere la manutenzione, ma successivamente è stata prorogata a tempo indeterminato. È opinione diffusa che si tratti prima di tutto di una mossa politica del Cremlino per rispondere alle sanzioni imposte dai Paesi occidentali seguite all’invasione dell’Ucraina.
Volkswagen teme che tale chiusura, se prorogata, causerà una seria carenza di gas a partire da giugno 2023. Come alternativa a medio termine, Volkswagen si sta concentrando sulla possibilità di trasferire altrove la capacità produttiva o su sull’utilizzo di tecniche diverse, in modo simile a quanto fatto per affrontare la scarsità di semiconduttori e altre recenti interruzioni della catena di approvvigionamento.
La Casa di Wolfsburg assicura di essere in grado di mantenere la produzione in Germania per i prossimi 6 mesi, se le riserve di gas dovessero continuare a essere rifornite. Attualmente la riserva è vicina al 90% della capacità totale, ma durante l’inverno potrebbe diminuire drasticamente. Il marchio tedesco si è già impegnato a ridurre di almeno il 20% il consumo di gas, come richiesto dal governo di Berlino.
Bloomber riferisce anche che Volkswagen è preoccupata per la capacità dei suoi fornitori di gestire l’aumento dei prezzi dell’energia. Se tali fornitori fosse costretti a ridurre o addirittura interrompere le proprie linee di produzione, ciò andrebbe a impattare sulla produzione di automobili.