Volvo, ecco la tecnica di produzione chiamata “megafusione”
Volvo ha confermato che i modelli completamente elettrici di prossima generazione faranno uso di una nuova tecnica di produzione resa possibile da un maxi investimento nel proprio impianto di Torslanda.
La prima auto con la nuova tecnologia, che potrebbe essere una versione di produzione della Concept Recharge chiamata Embla, sarà prodotta nel 2025. Ma poi sarà pure la volta di modelli berlina e station.
Cos’è la megafusione
L’innovazione su cui Volvo ha investito quasi un miliardo di euro prende il nome di megafusione e comporta lo stampaggio di una sezione di un veicolo con il maggior numero possibile di componenti incorporati nel pannello, riducendo così la complessità quando si tratta dell’assemblaggio principale. Per intenderci, è l’approccio utilizzato dall’ultima auto di Tesla, il SUV Model Y.
La Volvo prevede di usare questa tecnologia per creare un unico pianale in alluminio mega-fuso, con punti di montaggio per elementi come i bracci delle sospensioni e i motori elettrici già incorporati, ed eliminando così la necessità di un sottotelaio posteriore. In totale, Volvo dice che la tecnologia ridurrà circa 100 parti da ogni auto.
Il lato positivo è che l’auto finita dovrebbe pesare meno, migliorando così l’efficienza del propulsore elettrico e, in teoria, permettendo di viaggiare di più prima di dover essere ricaricata. Ci sono anche vantaggi di imballaggio e piccoli risparmi sui costi, comunque non sottovalutabili.
Volvo completamente elettrico entro il 2030
Volvo ha inoltre confermato l’intenzione di diventare un produttore completamente elettrico entro il 2030, e questa nuova tecnologia aiuterà a ridurre le sue emissioni grazie ai vantaggi sopra esposti, dalla riduzione del peso alla maggiore flessibilità del design.
Il sistema può altresì essere usato per adattare una piattaforma a un’auto specifica, considerato che lo sforzo richiesto è solo una questione di come cambiare uno stampo, piuttosto che riattrezzare un’intera linea di produzione.
In aggiunta a ciò, Volvo si aspetta anche che i suoi componenti da megafusione possano migliorare anche la sicurezza dei suoi veicoli elettrici, soprattutto se combinati con i pacchi batterie.