Waymo, il sistema di guida autonoma va in crisi causa cantiere
Guida autonoma, croce e delizia dei tempi moderni dell’era automotive. Non solo non dovremmo guidare auto equipaggiate di motori a combustione interna, ma forse non dovremmo proprio più guidare. Battute a parte, l’industria automotive sta investendo miliardi di euro in sviluppo e ricerca quando si tratta di veicolo autonomi.
Ovviamente le sfide più complesse riguardano la circolazione urbana e anche quella dei parcheggi, situazione in cui la presenza di pedoni e ciclisti potrebbe complicare non poco le cose al computer che deve letteralmente guidare la vettura.
Come si comporta Waymo
Pensare oggi che le auto possano guidare da sole, per quanto sia plausibile, è però lontano dall’essere realizzato. Lontano non significa certo lontanissimo, sebbene ci siano ancora una serie di potenziali complessità da risolvere. Come dimostra questo video che ha per protagonista uno dei prototipi della società Waymo, impresa del gruppo Alphabet specializzata nell’autonomous driving.
Le immagini fanno riferimento al canale YouTube di Joel Johnson, parte del team di ricerca e sviluppo, che ha accumulato una vasta esperienza sul campo, avendo percorso oltre 1.600 km. Uno dei viaggi più singolari è dello scorso 3 maggio. Dato che il tragitto tra due centri commerciali nell’area metropolitana di Phoenix si è trasformato in una vera e propria avventura a causa di una zona in costruzione.
Il veicolo su cui stava lavorando Johnson si è fermato e ha iniziato il suo percorso cinque volte, e ha bloccato più di una volta il traffico in attesa dell’intervento da parte dell’operatore di Waymo. Una situazione che ha sollevato preoccupazioni su tale tecnologia, chiamata Waymo Driver, e sulle persone che dovrebbero supervisionarne il funzionamento. Dal sedile posteriore, Johnson ha mostrato tutto in un video, dando una chiara idea di come vengano gestite le eventuali anomalie.
Questione di percezione e di regole
Le zone in costruzione, e più in generale i cantieri, sono il punto debole dei sistemi di guida autonoma. Data la presenza di lavoratori e frequenti cambi di segnaletica. Waymo ha infatti sottolineato come la natura dinamica di quella particolare ambientazione abbia contributo a creare tutta quella serie di problematiche durante la corsa di Johnson.
Questo però non risolve la questione sul modus operandi della macchina quando si presenta una potenziale situazione di difficoltà. Infatti nel corso del video la pianificazione del percorso di Waymo, visibile su un touch screen, indicava che il veicolo volesse svoltare nella corsia di destra, che però era chiusa.
Ma piuttosto che svoltare all’esterno delle due corsie, l’auto si è fermata. Waymo ha detto che le vetture sono programmate secondo la legge dello stato dell’Arizona, per svoltare nella corsia di svolta più stretta. Poiché i coni bloccavano il percorso, l’auto necessitava di un’informazione aggiuntiva.
Non è chiaro se il dilemma di Waymo derivasse dalle specifiche del codice della strada dell’Arizona, oppure dalla difficoltà di percezione dalla pianificazione del percorso. Tutto sommato il fatto che si sia arrestato è comunque a favore della sicurezza.