Xiaomi sta cercando partnership per produrre la sua prima auto elettrica
Xiaomi, il secondo più grande produttore al mondo di smartphone, sta facendo le cose sul serio nel mondo dell’auto. Dopo aver annunciato in primavera la volontà iniziare la produzione di veicoli elettrici, da inizio settembre ha una propria divisione automobilistica, Xiaomi EV, che prevede un investimento di 10 miliardi di yuan (1,3 miliardi di euro circa) in dieci anni.
Xiaomi EV è guidata da Lei Jun, CEO e fondatore di Xiaomi, ed è composta già da 300 persone. Molti di essi lavorano nel campo delle tecnologie di guida autonoma, che l’azienda cinese vuole sviluppare. Per accelerare gli sforzi in questo settore, in agosto la compagnia ha acquisito per 65 milioni di euro la Deepmotion Tech, start-up cinese proprio sulla guida autonoma.
Il passaggio dagli smartphone e altri piccoli dispositivi alle auto non è una passeggiata, come dimostra l’esperienza di Apple. Per facilitarlo, Xiaomi vorrebbe inizialmente acquisire le capacità di produzione da start-up di veicoli elettrici già esistenti.
La scorsa settimana Bloomberg ha riportato che il governo cinese sta cercando di ridurre la l’eccedente capacità a produrre veicoli elettrici incoraggiando alcune delle realtà più piccole in lotta tra loro a fondersi o a essere acquistate. Una possibilità per Xiaomi EV potrebbe essere un accordo con la divisione automobilistica di Evergrande, un gigante dello sviluppo immobiliare a corto di liquidità.
Un’altra opportunità, secondo voci dalla Cina, potrebbe essere un accordo con BAIC per l’acquisto dello stabilimento di Borgward vicino a Pechino, rimasto inattivo lo scorso anno. La Foton, di proprietà della BAIC, controlla questo stabilimento. Inoltre Xiaomi è stata anche stata accostata a Great Wall Motor.
Quel che è certo è che secondo i piani di Xiaomi, la sua prima auto elettrica dovrebbe arrivare sul mercato intorno al 2024.