HydroCar è la hypercar che vola sull’acqua
L’HydroCar è stata una creazione di Rick Dobbertin caratterizzata da una versatilità che l’avrebbe dovuta rendere appetibile a una nicchia di utenti. Il modello era infatti una GT che poteva correre veloce sulla terraferma così come sull’acqua, generando quella che potrebbe essere una buona strada da percorrere nel mondo dei veicoli anfibi.
Rick Dobbertin è stato una leggenda sulla scena dell’hot rodding negli anni ’80. A un certo punto ha però deciso di uscire dalla sua zona di comfort, per entrare in segmenti da lui ancora inesplorati. Il primo risultato fu la Dobbertin Surface Orbiter (DSO), una costruzione completamente personalizzata basata su un veicolo con cisterna per il latte Heil in acciaio inossidabile del 1959, che Dobbertin ha progettato per essere in grado di viaggiare sia sulla terraferma che sull’acqua.
DSO avrebbe dovuto intraprendere un viaggio test nel 1993, con a bordo l’allora moglie di Rick, Karen. Tuttavia, la spedizione non ebbe mai luogo a causa di alcuni malfunzionamenti del veicolo anfibio, e i ripetuti tentativi di proseguirla misero fine anche al matrimonio di Dobbertin.
Questo fu il primo grande fallimento di Rick Dobbertin. Ma, nonostante la bancarotta, per Dobbertin fu anche una buona lezione, considerato che nei suoi viaggi aveva anche intravisto il futuro: c’era una domanda latente di veicoli anfibi, non necessariamente delle dimensioni e con i comfort di lusso della DSO.
Ecco dunque che dalla DSO si arrivò alla HydroCar, messa in vendita per la prima volta nel 2011. Il prezzo richiesto era di circa 750.000 euro, cosa che poteva sembrare scoraggiante per qualcuno, ma ben poca cosa rispetto al denaro e al tempo che Dobbertin vi aveva investito.
Negli anni successivi, l’HydroCar è riapparsa occasionalmente sul mercato specializzato, quando è passata di mano a collezionisti. È stata poi venduta nel 2018 per circa 60.000 euro, e poi di nuovo nel 2021, per una cifra non specificata.
Le caratteristiche dell’HydroCar
Sebbene di norma i veicoli anfibi non vantino grandi prestazioni, l’HydroCar è in realtà alimentata da un motore V8 Chevrolet che produce 762 CV e 965 Nm di coppia a 4.200 giri/min, un cambio automatico Quadzilla GM 4L80E costruito su misura in modalità stradale e un Arneson Surface Drive in modalità acquatica.
Passare da una modalità di trasporto all’altra è facile, ma non si può fare con la pressione di un pulsante: è invece necessario premere tre interruttori distinti che servono ad abbassare gli sponson in alluminio (i pontoni in alluminio che fungono da parafanghi in modalità stradale) di quasi 20,3 cm, sollevare le ruote e per chiudere gli sportelli dei pozzetti delle ruote, sigillandoli dall’acqua.
Una volta completata l’operazione, l’HydroCar può trasformarsi in uno scafo in grado di raggiungere più di 96,5 km/h. Come autovettura, invece, vanta una velocità massima di 202 km/h, sebbene nessuna delle due velocità sia stata ufficialmente testata e/o verificata.
Dell’HydroCar si sono perse le tracce dall’anno scorso, quando è stata venduta all’asta, e prima di allora, tra una vendita e l’altra. Secondo quanto dichiarato da Dobbertin, non è mai riuscito a testare completamente il veicolo in nessuna delle due modalità, né tantomeno a goderselo appieno. Dunque, quando è stato messo in vendita per la prima volta, era ancora nuovo di zecca…