Project Micamo è il flybridge di Van der Valk che navigherà i mari giapponesi
Il cantiere olandese Van der Valk Shipyard ha presentato il suo nuovo Project Micamo, imbarcazione da 21,27 metri, flybridge su misura che è stato ordinato da un cliente con precise esigenze in termini di autonomia e di funzionalità.
L’armatore del Project Micamo desidera infatti usare l’imbarcazione per navigare verso le isole Ogasawara, un sito patrimonio dell’umanità dell’UNESCO situato a circa 1.000 chilometri a sud dell’arcipelago principale del Giappone. Di conseguenza l’imbarcazione ha dovuto conformarsi alle regole qui vigenti e alle esigenze dell’armatore, anche in termini assicurativi.
Per esempio, un espresso desiderio dell’armatore è stato quello di gestire personalmente l’imbarcazione per la maggior parte del tempo, con relative conseguenze sul layout. La timoneria, ad esempio, è stata progettata per essere libera da riflessi invadenti per facilitare i lunghi passaggi notturni. Uno display elettrico oscurante è previsto in fondo alla tromba delle scale adiacente al ponte di comando, in modo da garantire l’assenza di luce dagli alloggi del ponte inferiore. La timoneria sarà laccata di grigio e rivestita in pelle sulle pareti e sul pavimento, oltre che in pelle sul soffitto, con bordi in noce intorno ai sedili del timone, a garanzia di piacevole contrasto cromatico.
Gli esterni
Il ruolo dell’armatore è stato decisivo anche per la scelta del profilo esterno dello yacht. Avendo ammirato precedenti progetti Van der Valk, infatti, l’armatore ha scelto un’architettura navale collaudata basata sui modelli flybridge del cantiere, con un’estetica che è comunque stata ampiamente modificata secondo i suoi desideri.
Lo scafo e la sovrastruttura sono stati completamente rimodellati, con elementi tradizionali come gli oblò. La livrea dello yacht è caratterizzata da tonalità grigio-bluastre e il sistema di propulsione Volvo Penta IPS-1350 guiderà il Project Micamo tra le onde a una velocità massima di 29,5 nodi (circa 55 km/h).
Gli interni
Questo alto livello di personalizzazione continua in ogni aspetto degli interni, sviluppati da Guido de Groot e dal suo team a Leida, nei Paesi Bassi. Il proprietario ha infatti espressamente richiesto di dare agli spazi un aspetto e una sensazione di massima apertura, cosa che è stata ottenuta con una tavolozza di colori coerente che sfrutta al meglio la luce naturale offerta dalle grandi finestre.
Il salone ha invece una doppia funzione: i suoi posti a sedere possono essere trasformati in una sala da pranzo, con il tavolo alto e basso dotato di un piedistallo angolato per avvicinarsi al divano durante i pasti. Anche la cucina è installata in questa zona open space e sfrutta molto bene lo spazio disponibile, trovando posto anche un frigorifero alto.
Ulteriormente, l’armatore ha desiderato che la disposizione del ponte inferiore rendesse più confortevole la vita di coloro che lo accompagnano nelle sue escursioni. Oltre alla cabina master, a prua si trovano una suite VIP, una cabina ospiti e una cabina equipaggio.
La suite armatoriale è dotata di ampie finestre che inondano lo spazio di luce, accentuato da un grande specchio con cornice in legno dietro il letto e dall’illuminazione sotto di esso. Il bagno padronale comprende una vasca da bagno giapponese di 1144 mm x 800 mm.