Grand Soleil 65 è il connubio perfetto tra efficienza e stile
Dopo il suo recente debutto, ma soprattutto il successo al Cannes Yachting Festival, il Cantiere del Pardo pubblica un nuovo servizio fotografico del Grand Soleil 65 LC ed è disponibile in due versioni: Performance e Long Cruise. Si lascia quindi la scelta agli armatori, in base alle proprie preferenze ma soprattutto esigenze. La Performance è indicata per chi desidera un vero design sportivo, la Long Cruise, invece, è indicata per gli amanti del mondo “blue water”.
Hanno però in comune le linee delle carena, così come la tecnologia con la quale sono state costruite, e cioè compositi, vinilestere a base poliestere con in aggiuntiva di alcuni rinforzi in fibra di carbonio così da aumentarne la rigidità della struttura stessa. Ancora una volta, il Cantiere del Pardo segue lo spirito e il design che la contraddistingue, bilanciandosi alla perfezione tra stile, prestazioni e innovazione.
Franco Corazza, imprenditore, regatante senior e campione affermato, con alle spalle 12 titoli italiani, 2 europei e 1 mondiale, ha dichiarato: “Questo 65 piedi è il risultato di un processo di progettazione totalmente Made in Italy, frutto del lavoro di un team di professionisti provenienti dell’eccellenza italiana nel settore della nautica da diporto” Ha poi continuato: “Il progettista e campione ORC Matteo Polli si è occupato dell’architettura navale, Marco Lostuzzi del design strutturale e Nauta Design del layout generale, dal design della coperta a quello degli interni”.
Il progetto abbraccia il “green”
Come ogni singolo modello del Cantiere del Pardo, il Grand Soleil 65 rispetta l’ambiente marino, grazie al fatto che è stato costruito un basso impatto ambientale ma soprattutto un elevato grado di riciclabilità. Ad esempio, il teck arriva direttamente da una filiera sostenibile, mentre il vetro è laminato per riuscire ad avere un migliore isolamento.
L’architettura
Lo scafo è stato realizzato con infusione di resina vinilestere in fibra di vetro biassale oltre che di tessuti di carbonio unidirezionali, garantendo così una struttra leggera, robusta e rigida. Le strutture longitudinali e trasversali, invece, sono laminate in vetroresina ma allo stesso tempo irrigidite con rinforzi di carbonio unidirezionale.
Matteo Polli, colui che ha firmato l’architettura navale del Grand Soleil 65, ha dichiarato: “La forma dello scafo, per esempio, mantiene la V pronunciata a prua e la stessa superficie bagnata ridotta del Grand Soleil 72 per assicurare una minore resistenza, una maggiore stabilità dinamica a barca sbandata e prestazioni migliori con venti leggeri”.
Continuando poi a spiegare: “Tuttavia, la geometria complessiva è stata totalmente rivisitata per garantire una distribuzione equilibrata dei pesi indipendentemente dai diversi layout interni. La carena è progettata per regalare grandi prestazioni in ogni condizione di dislocamento, sia che la barca venga alleggerita per la regata o sia a pieno carico in crociera”
Rimanendo in tema del piano velico, l’albero è posizionato più arretrato rispetto al solito, così da massimizzare la dimensione del triangolo di prua. La distribuzione delle vele, invece, garantisce una perfetta efficienza aerodinamica, mantenendo comunque il baricentro relativamente basso, conducendo lo sbandamento.
Il Grand Soleil 65 è inoltre dotato di serie di un fiocco autovirante assicurando così una navigazione facile e sicura, anche in caso di equipaggi ridotti. Questo modello può infatti esser portato da una coppia senza bisogno di ulteriori membri d’equipaggio.
Per la manovrabilità, il cantiere ha deciso di utilizzare una pala del timone singola e una cinghia a T rovesciata. Quello singolo dichiara un miglior compromesso tra la manovrabilità e le prestazioni nelle diverse condizioni, mentre la chiglia a T rovesciata fa sì che la barca sia stabile ed efficiente con un peso limitato. Inoltre, il Grand Soleil 65 da la possibilità di scegliere tra varie opzioni di pescaggio: la standard 3,5 m e ridotto di 3 metri telescopico.
Il design
Il concetto attorno a cui il Cantiere del Pardo, in collaborazione con Nauta Design, ha ideato e progettato il layout di coperta ed interni è stato “Massimizzare lo sfruttamento dello spazio disponibile”.
Massimo Gino, di Nauta Design dichiara: “Il disegno della coperta del 65LC non presenta alcun dislivello, garantendo sicurezza ed agilità a bordo, sia in navigazione che all’ancora”. Proseguendo poi: “In navigazione, la sicurezza è garantita da paramare di altezza corretta, mentre la tuga pronunciata dona equilibrio e rende filante il profilo dell’imbarcazione. Il family feeling, tipico della gamma Grand Soleil, è facilmente riconoscibile nella tuga che sembra galleggiare sospesa al di sopra dei paramare in teak che riparano il pozzetto di manovra”.
La sostanziale differenza tra il Grand Soleil 65LC e la versione Performance è che il salone, rialzato rispetto alle cabine per lasciare de lo spazio alla sala macchine, riesce ad ospitare un’area pranzo e un’area relax. Inoltre, il Grand Soleil 65LC prevede a centro barca la cucina. Al contrario, la Performance, filante e sportiva, ha una cucina laterale spostata verso poppa in modo da ottimizzare delle zone pranzo e relax. Mentre, per quanto riguarda la sala macchine, è immutata rispetto al tradizionale posizionamento del motore.