Cinque itinerari in camper da collegare per una grande vacanza
Su Target Motori siamo abituati a parlare di camper, mostrandovi le ultime novità del settore, i modelli più particolari o qualche curiosità. Oggi vogliamo pensare a chi un camper ce l’ha già e sta pensando a come organizzare le proprie vacanze itineranti. Insieme al Salone del Camper, che si svolgerà a Parma dal 9 al 17 settembre, vi suggeriamo 5 itinerari in Europa in paesi che si contraddistinguono per la loro natura camper-friendly. Viaggi poco impegnativi, poco più di una toccata e fuga, ma che possono lasciare ricordi indelebili. E chehe volendo possono anche essere collegati l’uno all’altro per una vacanza più lunga.
Slovenia: da Postumia a Lubiana
Partiamo il nostro viaggio virtuale dalle grotte di Postumia, dove nell’Area Sosta Parking 1 Postojnska Jama (attrezzata, a pagamento) sono riservati 20 posti per i camper. Le grotte sono enormi, ma è possibile girarne una parte con un trenino sotterraneo a doppio binario. Sopo la visita è possibile raggiungere con una navetta il castello di Predjama, accessibile con un biglietto cumulativo.
A 50 km di distanza da Postumia c’è la capitale slovena, Lubiana, dove non mancano le aree sosta per camper o il campeggio cittadino, il Ljubliana Resort and Camp (a 5 km dal centro con bus, a Dunajska cesta 270). A Lubiana un percorso a piedi nel centro porta da Miklosiceva Cesta (quartiere Art Nouveau) alla città medievale, dagli eleganti edifici tra cui Casa Haman fino al castello sul colle col suo Museo delle marionette. Ci sono due musei d’arte moderna e antica; ma ai bambini piacerà la Casa delle illusioni, museo incentrato sulle illusioni ottiche.
Repubblica Ceca: Praga e i castelli
A 8 ore di distanza da Lubiana si trova Praga, capitale della Repubblica Ceca. Tra le centinaia di castelli medievali cechi, quello della capitale è il più grande: da non perdere il cambio della guardia in musica a mezzogiorno. In città ci sono 11 campeggi e 3 aree di sosta camper: Dana Troja (Trojska 357/129, servizi e tram per il centro), Autocamp Hajec (servizi, Trojska 377/149) e Vodaky Raj (servizi, Strakonika). Per respirare al meglio l’atmosfera di Praga bisogna attraversare a piedi il ponte Carlo sulla Moldava, lungo mezzo chilometro e costruito nel 1402.
Siamo nel cuore della Boemia, la Malá Strana (quartiere piccolo), raggiunto dopo aver passato le due torri gotiche. Nella cittadella tutto è caratteristico: dalla grande piazza alla pittoresca via Nerudova, al ghetto che conserva un antico cimitero e un toccante museo ebraico contenente tra l’altro i disegni dei bimbi internati nei lager. In centro anche il museo Franz Kafka e un isolotto (detto La Venezia praghese) su cui anticamente sorgevano i mulini.
Germania: Lipsia di cristallo
Bastano tre ore e si giunge a Lipsia, la più grande città della Sassonia e luogo di cultura e arte che mette a disposizione dei camperisti l’Area Sosta Liepzig (centrale ma senza servizi, Querstrasse 14) e l’Area Camper Melinenburg (con servizi, Stohrenstrasse 3). 23 musei, 6 orchestre e il Thomanerchor, il coro di voci bianche tra i più famosi al mondo che Sebastian Bach diresse negli ultimi 27 anni della sua vita. Tra le curiosità architettoniche del centro spicca l’Università (la seconda più antica di Germania) che pare fatta di ghiaccio. Anche il Museo delle Belle Arti racchiude tutto in un guscio di cristallo; e vetrate contraddistinguono il soffitto del Mädlerpassage, la galleria di 140 metri che unisce raffinati negozi e pubblici esercizi.
In Marktplaz si affaccia il Municipio cinquecentesco con i balconi per gli annunci alla popolazione e per i musicisti. Se si ha voglia di immergersi in un luogo decisamente turistico (anche se cinquecentesco), si può mangiare all’Auerbachs Keller, uno dei ristoranti più conosciuti di Germania, soprattutto grazie a Goethe il quale vi immaginò un incontro tra Faust e il diavolo che vi uscirono brilli cavalcando una botte. E ancora vetrate per le serre del Giardino Botanico, istituzione risalente al 1542 in cui si coltivano oltre 7.000 piante provenienti da tutto il mondo.
Olanda: Rotterdam, grattacieli e case capovolte
Il viaggio per Rotterdam è lungo, 9 ore, ma ne vale la pena. L’antica capitale marittima olandese, oltre che primo porto europeo, richiama in continuazione il rapporto con l’acqua. Il campeggio Standcamping è una buona opzione per fermarsi, così come le due aree di sosta: Parking (no servizi, sul molo dell’isola di fronte alla città, Maaskade 34), Parcheggio Porto Rotterdam (no servizi, Kon. Sophieweg 30 3151 HH). Da non perdere le Case Cubiche, Erasmusburg e il quartiere Kop van Zuid. Le Case Cubiche ideate negli anni ’70 da Piet Blom, appaiono costruite sottosopra e una di esse è un museo che spiega tutto sul progetto architettonico. Meritano anche le “torri gemelle” locali, i due grattacieli Gebouw Delftse Poort (altezza massima 164 metri).
In zona anche il mercato alimentare più grande del Paese, il Markthal Rotterdam dalla forma ad arco, alto 45 metri. E poi Erasmusburg, ovvero il ponte che collega il centro al Kop vaz Zuid i cui grattacieli non hanno nulla da inviare a quelli americani. E salendo sulla Torre Euromast (con una decina di 10 euro) si ha una panoramica cittadina davvero notevole. Volendo in un’ora (o 40 minuti di treno) si è ad Amsterdam.
Francia: Rouen e il fuoco
In 5 ore da Rotterdam si arriva a Rouen, città dei cento campanili in Normandia, dove sono presenti sue aree sosta per camper: sul lungo Senna poco distante dalla cattedrale, l’Aire de Stationnement de Rouen (no servizi, Quai Cours la Reine) e Camperplaats (no servizi, Rue Sainte Amelie). Sono molte le attrazioni di Rouen, prima fra tutte Notre Dame, cattedrale iniziata nel 1030 e mai distrutta, con la guglia più alta di Francia e con la tomba di Riccardo Cuor di Leone. A poca distanza, in piazza del Mercato Vecchio, fu bruciata viva Giovanna d’Arco, nel 1431.
Il centro storico riserva anche le antiche coloratissime casette a graticcio, realizzate in legno: tra il Medioevo e il 1520 a Rouen se ne potevano costruire fino a 5 piani, poi vi fu il divieto per evitare incendi e propagazione della peste. La più famosa è la Maison qui penche (casa pendente). Rouen diede i natali al romanziere Gustav Flaubert e al drammaturgo Pierre Corneille che hanno due musei a loro dedicati. Per vedere la città a volo d’uccello lambita dalla Senna, un consiglio è di salire sulla collina Sainte Catherine. Parigi è sulla strada verso l’Italia, quindi una tappa sulla via del ritorno è quasi d’obbligo.