Il CJ-5 Camper è l’unico camper realizzato da Jeep
Forse non tutti sanno che per circa un anno Jeep è stata anche un costruttore di veicoli ricreativi. La casa americana ha infatti proposto ai suoi clienti il Jeep CJ-5 Camper, prodotto in sole 336 unità di cui una decina sopravvissute in condizioni decenti fino ai giorni nostri.
Il Jeep Camper nacque grazie a Chuck Prater che costruì tre prototipi: il CJ-5 che ha venduto a Jeep alla fine degli anni ‘60, un pick up con cassone ribaltabile che sperava di poter vendere allo stesso marchio e un altro CJ-7 Camper che superò mai la fase di prototipo. Dei tre veicoli infatti solo il CJ-5 è stato brevettato e messo in produzione.
Prater mostrò la sua idea e il prototipo nell’estate del 1968 e l’anno successivo Jeep annunciò l’intenzione di espandere i suoi affari nel settore dei camper. Vennero presentati tre nuovi modelli, ma solo il camper di Prater era un optional ufficiale mentre gli altri due erano unità di aziende esterne che potevano essere montate sui modelli Jeep.
Assemblaggio veloce
Il CJ-5 Camper richiedeva 13 minuti in totale per l’assemblaggio e permetteva quindi di utilizzare il CJ-5 tutti i giorni senza il peso aggiuntivo della cellula abitativa. Il modulo era costruito da Honorbuilt, una divisione di Ward Manufacturing, era leggero e dorato di un proprio assale e freni elettronici. Metteva a disposizione 4 posti letto ed era dotato di tutti i comfort di una casa su ruote, oltre a permette diverse scelte di optional e colori.
L’idea di Prater era di utilizzare il camper sulla maggior parte dei pick up ma dopo che Jeep ne ottenne la produzione solo il CJ-5 si adattava al modulo. Le brochure dell’epoca sconsigliavano fortemente l’utilizzo su qualsiasi veicolo che non fosse un CJ-5 equipaggiato con motore V6 Dauntless e cambio 4.88, che a quel tempo erano le opzioni di serie.
Il Jeep CJ-5 Camper debuttò formalmente nel 1969 e rimase in produzione per breve tempo, venduto al prezzo di 5.000 dollari dell’epoca (circa 40.000 euro di oggi). Nel 1970 infatti AMC acquistò Jeep e ritirò il camper dal mercato.
Spartano ma funzionale
Il camper era concepito come una casa mobile adatta all’intera famiglia o come un confortevole rifugio per una coppia di avventurieri che volevano uscire dai terreni battuti. C’era un letto matrimoniale con materasso in schiuma nella zona mansardata, con una grande dinette che poteva trasformarsi in un secondo letto rimuovendo il tavolo da pranzo e riposizionando le panche.
La cucina era dotata di piano cottura a tre fuochi, forno a gas e lavello in acciaio inox alimentato da un serbatoio dell’acqua da 75 litri. Il bagno era piccolo, con una toilette di tipo nautico e un serbatoio di contenimento. C’era anche un armadio per riporre i propri oggetti. Tra gli optional si poteva chiedere un frigorifero a gas o elettrico e un sistema di riscaldamento da 9.000 BTU.
Rispetto ai camper di oggi, il Jeep CJ-5 Camper era tutt’altro che lussuoso, ma non voleva nemmeno essere tale. Voleva offrire l’indispensabile in termini di comfort per una vacanza in famiglia o un upgrade rispetto a un fine settimana in offroad. Era versatile, leggero e facile da manovrare. E oggi è anche estremamente raro.